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Mancini: «Zappalà ha la testa più a Bruxelles che a Latina»

Strappa un'intera pagina di un quotidiano l'intervista all'on. Zappalà in cui afferma che "non possiamo chiedere 4 miliardi e mezzo alle famiglie e che quindi la questione deve tornare in consiglio comunale". Commenta Pasquale Mancini, consigliere comunale indipendente di centrosinistra: «Verificheremo la veridicità e la coerenza dell'on. Zappalà in Consiglio, allorquando verrà presentato, per essere approvato, un ordine del giorno sull'annullamento dell'aumento della tassa sui rifiuti solidi urbani, con l'invito alla Giunta Comunale di provvedere alla conseguente variazione al bilancio! Sarebbe fin troppo facile, anche, aprire una polemica con Zappalà e chiedergli dove sia stato da 3 anni a questa parte, soprattutto perché negli ultimi tre anni, da quando cioè è presente in consiglio comunale, la sua maggioranza si è soprattutto distinta per le tasse che hanno spremuto i cittadini come in nessuna parte d'Italia! Non può far finta di non sapere, soprattutto perché non solo in Consiglio Comunale, la sua maggioranza si è soprattutto distinta per le tasse che hanno spremuto i cittadini come in nessuna parte d'Italia! Non può far finta di non sapere, soprattutto perché non solo in Consiglio Comunale, ma anche sugli organi di stampa locali, vi è stata una vera e propria battaglia delle opposizioni per impedire la pressione fiscale sui cittadini. Ma tutta la maggioranza, in cui F.I. è parte fondamentale, ha sostenuto e votato le deliberazioni sulla manovra economico-finanziaria. I fatti. Nel 1999 vi è stato l'aumento della TARSU nella misura del 30% e l'aumento del 75% della tassa sulle mense scolastiche, nonché l'adozione dell'addizionale facoltativa IRPEF deliberata al massimo dell'aumento consentito pari allo 0,2 per mille. Nel 2000 la maggioranza ha deliberato un ulteriore aumento della tassa sulla nettezza urbana pari al 15% e l'ulteriore 0,2 per mille, aumento del massimo consentito, sempre facoltativo (infatti solo il 30% dei comuni italiani l'ha deliberata ed in modo molto ridotto) dell'addizionale Irpef. Non solo i 4 miliardi e mezzo dell'aumento della nettezza urbana, per cui soltanto oggi (non è mai troppo tardi) si grida allo scandalo, rappresentano una vergogna, ma sono soprattutto gli oltre 21 miliardi di tasse, anni 1999-2001, precisamente di IRPEF, che i cittadini hanno versato già in larga parte e che finiranno di versare nel 2001 il vero obbrobrio di questa amministrazione! Cittadini che già pagano per l'anno in corso oltre 90 miliardi tra entrate tributarie ed extra tributarie! A questa maggioranza i quattrini non bastano mai! Questa è la verità! Dell'addizionale Irpef non si parla! Fosse perché il prelievo viene effettuato sulla busta paga e non si deve ricevere nessun avviso? Mi piacerebbe se Zappalà affermasse, in coerenza con quanto dice Berlusconi sui manifesti che "non possiamo chiedere anche i 21 miliardi alle famiglie", invitasse la maggioranza a rivedere anche questa ulteriore tassa e smentisse questo binomio, "Propaganda e Tasse" che ha contraddistinto fino ad adesso la sua amministrazione. Saremo pronti a votarla, soprattutto perché sarebbe l'esatto riconoscimento della giustezza delle nostre posizioni».

Mauro Cascio


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