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Formia. L'audace colpo dei "soliti noti". Michele Forte: «Squallidi giochi e persone senza dignità.
Almeno la sinistra prenda le distanze...»
«Quella che era stata considerata soltanto una semplice ipotesi e cioè la possibile
alleanza tra le forze di sinistra e l'UDC è ormai un fatto acclarato.
Tutto ciò è dimostrato da quanto sta avvenendo in sede di insediamento dei consigli
circoscrizionali. Laddove si è assistito ad accordi "ignobili e trasversali" che nulla
hanno a che fare con la volontà espressa dagli elettori». Durissime le parole di Michele Forte e di Gianni di Nucci (FI). Che spiegano:
«Nel caso specifico a Trivio e Maranola la coalizione di F.I. /AN e Lista Civica
ha ottenuto oltre il 55% dei voti.
La logica dei consensi avrebbe voluto che al governo di queste due circoscrizioni
andassero due esponenti della coalizione di FI, AN e Lista Civica, ma i "soliti noti"
attraverso acquisti, promesse e poltrone di presidenza di circoscrizione sono riusciti
a ribaltare la volontà popolare.
Tutto ciò non fa onore a chi si è prestato a questo squallido gioco "vedi Salvatore Marciano"
che pur avendo sottoscritto un documento politico all'interno della nostra coalizione,
per miseri "30 denari" ha messo da parte la sua dignità personale e politica, tradendo così
la fiducia riposta nella sua persona dei tanti elettori di Forza Italia.
Alla luce del "chiaro inciucio" farebbero bene i dirigenti della sinistra a rendere noto
alla cittadinanza tutti gli accordi sottobanco stipulati con l'UDC per una forma di rispetto
verso il proprio elettorato.
A tutti coloro che nella sinistra dicono di non condividere tali rapporti di "collaborazione"
diciamo di uscire allo scoperto e di prendere le distanze da tali comportamenti poco
coerenti con la propria azione e linea politica.
Nonostante quanto accaduto la coalizione di Centro destra assicura tutti i suoi elettori
che continuerà la propria azione politica coerentemente con quanto affermato in campagna
elettorale.
A tutti coloro che hanno inteso sovvertire la volontà popolare, diciamo che del loro operato
risponderanno direttamente alla propria coscienza ed a quelli che li hanno sostenuti».
Mauro Cascio
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