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Latina. Street Volley. Il giornalismo batte la politica. Valeriano Cervone: «Abbiamo usato la Rizzo e la Corsetti per distrarre gli avversari»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Valeriano Cervone, Marco Tomeo, Antonia Liguori, Cecilia Nichita, Elisabetta Rizzo, Roberta Colazingari. Ovvero: con la sottoscritta, quasi tutta la redazione di ParvapoliS, con la partecipazione dei settimanali La Piazza ed Anteprima Sport ed il concorso esterno di Gigi e Milena, cameraman rispettivamente di Tele Etere e Lazio TV. Non è servito neppure il tifo del direttore di ParvapoliS, affacciatosi per qualche minuto a piazza del Popolo per sostenere i suoi colleghi. Cervone lo ha proposto per l'arbitraggio e la candidatura ha sorprendentemente preso corpo e consistenza, a dispetto del fatto che Mauro Cascio del Volley ignora pure le regole. Valeriano, i giornalisti sono arrivati terzi al quadrare di Street Volley. Arrivare terzi quando le squadre sono in tutto quattro non è una di quelle cose che racconti tutti i giorni. Cosa è mancato? «Sicuramente un po' di amalgama, anche se non so cosa sia l'amalgama». Elisabetta, secondo te? «Abbiamo perso per eccessiva generosità. Abbiamo fatto vincere la prima partita per pietà, poi la pietà ci ha preso la mano». Valeriano, una bella vittoria contro i politici di Di Giorgi... «L'assessore ha preso l'ennesima batosta, dopo aver perso a calcio allo stadio e dopo aver vinto di misura al beach soccer sempre qui a piazza del Popolo. Io volevo fare un appunto a te, Maria, e ad Elisabetta. Vi avevamo portato per distrarre le squadre avversarie, avete finito per distrarre noi». Milena, tu sei stata un po' la rivelazione del torneo. Già giocavi a pallavolo... «Assolutamente no. Sono stato molto brava sì, lo riconosco». Cecilia, approfitto della telecamera per spiegare che quando si batte, la palla dovrebbe andare dall'altra parte della rete... «Io posso dire solo una cosa a mio favore. L'anno prossimo giocherò meglio. Si può dare di più, si può dare di più».

Maria Corsetti

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