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Minturno. Donne nude e cosmi onirici. Francesco Paolo Stravato: «Le ritraggo sempre in
posizioni di dolce abbandono o di pacata serenità»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Francesco Paolo Stravato, l'artista
itrano che in questi giorni sta esponendo nella piazza del Castello ad Itri.
Autodidatta, attivo partecipante della vita artistica sin dall'inizio degli anni
ottanta, oltre ai tanti riconoscimenti di pittura estemporanea e rassegne di
arte nazionale, ha esposto in mostre personali e collettive in diverse città
del Sud Pontino.
Molte personalità del mondo della cultura si sono interessate alla sua pittura tra cui:
Rino Foce, Alfredo Saccoccio, Giuseppe Supino, Giuseppe A. Spadano, Mario Rizzi
ed Antonio Sorgente il quale recentemente ha inserito una delle opere dell'artista
nel Catalogo d'arte "Pittori a Minturno".
Nei quadri di largo respiro di Francesco Paolo Stravato giocano un ruolo primario le
figurazioni di donne nude che, quasi sempre, la fanno da padrone, occupando un
posto centrale e preminente. La figura femminile è, a volte, dipinta racchiusa in
un embrione (Millennium), bisognosa di protezione come una fragile bambina In altre
circostanze, le donne sono state ritratte in una posizione di dolce abbandono o di
pacata serenità, come nel quadro Obĺo, dove nuove cellule, ormai mature, si sono
staccate dal cordone ombelicale per vagare nel cosmo onirico, alla ricerca di nuovi lidi.
Claudio Ruggiero
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