Parvapolis >> Politica
Roma. Lo shock radicale. Daniele Capezzone: «Esportiamo il valore della democrazia nel
mondo. Dopo l'Iraq, altre "liberazioni". Altri 25 aprile»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Daniele Capezzone, segretario nazionale di Radicali Italiani
ed autore del volume «Uno shock radicale per il XXI secolo».
Nel libro, cominciato a scrivere il 25 aprile che «per noi
italiani è la festa della liberazione dal fascismo e l'avvio del cammino verso
la Repubblica e la democrazia - si fa riferimento a un'altra data storica importante:
quella del 9 aprile, che segna per l'Iraq la fine della dittatura di Saddam Hussein
grazie alla determinazione americana e inglese. Ho scritto il libro per tre motivi:
il primo è razionale (me l'ha detto Pannella), il
secondo è dovuto alla mia delusione per la politica estera, con riferimento anche
all'antiamericanismo diffuso vigente, e il terzo per diffondere il progetto del
partito che auspica libertà e democrazia in tutti i paesi del mondo. Noi crediamo
di poterlo fare con "le bombe dell'informazione", più efficaci delle armi e della forza,
e facendo così cedere il terreno sotto ai piedi di tanti tiranni che ancora sono al potere».
Il progetto radicale? «Far sì che ci siano altri 25 aprile per i cinesi, per i vietnamiti,
per i ceceni, per gli iraniani, per i cubani, per tutti coloro che sono vittima di
un'oppressione. L'organizzazione mondiale della democrazia, e la nuova liberazione
avviata dagli Stati Uniti in Iraq vuol dire anche riformare l'Onu. Oggi nell'Onu
sono mischiate dittature e democrazie, la Libia presiede addirittura la Commissione
Diritti Umani. Occorre ricentrare i rapporti internazionali su parametri di fondo:
libertà e democrazia».
Qual è il senso storico della vicenda radicale? «È questo. La costruzione costante
di occasioni di democrazia. Io credo che se sin qui la nostra storia ha avuto
così tante carte da giocare – chi non ha condiviso almeno una volta una
battaglia di Marco Pannella? – altrettante ne avrà in futuro. Oggi abbiamo compreso,
e ci sforziamo di far comprendere che c'è poco da fare: l'aria e l'ossigeno di libertà
circolano solo negli Stati Uniti d'America. Si possono fare molte critiche alla
realtà americana ma il dramma vero è quello di un'Europa, che non ha una politica
di libertà e di democrazia: fosse stato per lei Milosevic sarebbe ancora al potere.
Oggi come ieri è in costante ricerca di intese con tiranni e dittatori. Tutto questo
va superato e rovesciato». Quali sono le ragioni per cui hai scritto questo
testo? «Poterne parlare anche a ParvapoliS. E alle tante ParvapoliS che riusciremo
a raggiungere. Occorre aprire un grande dibattito. Parliamoci chiaro: possibile
che la politica italiana stia dietro all'ultimo urlo di Bossi o all'ultima
bravata del leghista di turno? Proviamo invece a dibattere di temi seri, che
saranno i grandi problemi dei prossimi cinquant'anni».
Elisabetta Rizzo
Riproduci il filmato oppure procedi con il download.
|