Parvapolis >> Politica
Latina. Tutti i colori dell'Arcobaleno. La sinistra della sinistra prova ad
alzare la voce: no global, pacifisti e girotondini. Generica confusione?
«Latina è una provincia in cui la destra è egemone culturalmente e
politicamente anche se vi è possibile avviare lenti ma costanti processi di
cambiamento. Gli avvenimenti degli ultimi due anni l'hanno infatti
attraversata, sedimentando nuclei di partecipazione e di volontà di battersi
in prima persona». Un documento specifica che
"il movimento impropriamente detto no global, da Genova in poi, ha avviato
un importante processo politico e sociale ed ha fatto delle piazze uno dei
luoghi più significativi del far politica nel nostro paese.
Un movimento che ha messo in discussione le regole del commercio
internazionale e lo strapotere delle multinazionali, muovendo una critica
radicale al sistema capitalistico, consumista e neoliberista.
Il primato del mercato e del profitto che pareva ormai un dato accettato da
tutti, anche a sinistra, è oggi duramente criticato da milioni di contadini,
operai, studenti, intellettuali che cercano un'alternativa ad un modello di
sviluppo che non è ecosostenibile e aggrava le differenze fra ricchi e
poveri.
Parallelamente ai "no global" altre tre importanti realtà hanno avuto un
ruolo da protagonista in quest' Italia governata da Silvio Berlusconi:
quella dei "girotondini", quella sindacale ed infine quella per la pace,
senza se e senza ma..
I girotondini sono un movimento di opinione che ha mobilitato centinaia di
migliaia di persone richiamando tutti alla necessità di un impegno
maggiore, più coerente ed incisivo, nella lotta alla corruzione nella vita
pubblica, per la difesa intransigente della Costituzione e della legalità,
connotando l'azione politica con una notevole tensione morale
Una nuova stagione dei lavoratori che ha avuto nella Cgil e nel sindacalismo
di base i suoi centri motori, ha poi evidenziato la volontà di opporsi al
disegno della Confindustria e del Governo di ridurre i diritti, aumentare la
precarietà del lavoro, eliminare conquiste sindacali, e di civiltà,
faticosamente raggiunte. I referendum sull'art. 18 e contro l'elettrosmog,
al di là degli esiti, hanno marcato un campo ed uno schieramento di difesa
netta dei diritti e della salute.
Infine il movimento per la pace ha fornito una `piattaforma
etico-politica', in cui si sono riversati sentimenti ed energie, le più
diverse tra loro, che hanno contestato la teoria della guerra preventiva,
sperimentata in Iraq.
La consapevolezza che occorreva compiere una scelta - e mettersi in gioco -
ha toccato tanta gente comune (il popolo delle bandiere) che per la prima
volta ha preteso di far sentire la propria voce in modo autonomo, con la
convinzione che la pace implica un diverso e più democratico assetto nel
rapporto Nord-Sud, richiede l'affermazione dei diritti politici e sociali,
implica un modello di sviluppo economico realmente sostenibile.
Con le recenti elezioni amministrative di maggio l'ondata di tali
movimenti, a livello nazionale, si è fatta sicuramente sentire, ma è certo
che non ne hanno beneficiato le forze politiche che, più coerentemente, vi
hanno interloquito; una grande stagione di lotte radicali ha premiato in
maniera maggiore la sinistra moderata perché ha pagato il concetto di voto
utile.
Ciò è stato ancor più vero in provincia di Latina, dove i risultati
elettorali di maggio, al contrario dell'andamento nazionale- non sono stati
positivi; il centrodestra ha vinto dappertutto (ad eccezione di Formia) e,
dentro l'ennesima annunciata sconfitta del centrosinistra, le forze di
sinistra radicale non hanno conseguito consensi apprezzabili, manifestando
ancora una volta seri limiti nella capacità attrattiva e di insediamento
territoriale. È una storia che si ripete!
La prossima primavera, insieme alle elezioni europee, voteranno almeno 130
comuni sopra i 15 mila abitanti (30 capoluoghi) e 63 Province tra cui, nella
nostra Regione, quelle di Latina, Frosinone e Rieti. E' un appuntamento
importante, specie nel Lazio, perché dopo la vittoria alle provinciali di
Roma determinerà il "clima" delle elezioni regionali del 2005.
È un appuntamento, al quale se la sinistra radicale della nostra provincia
vuole dar voce al popolo della pace, dei diritti, della tutela ambientale e
della legalità, è chiamata a definire un progetto che chieda alle forze
politiche interessate (PRC, Verdi, PdCI.) di non marciare ancora una volta
separate, come alle scorse elezioni comunali di Latina; partecipando invece
attivamente alla costruzione di una proposta unificante ed aperta, che veda
protagonista anche la società civile e quanti in questi due anni si sono
spesi per un altro mondo possibile.
Un progetto che ha bisogno di una pluralità di apporti e contributi e che
sappia coinvolgere un'area estesa di opinioni rosso-verdi attualmente
organizzata in una molteplicità di forme o del tutto dispersa ma che,
ispirandosi a valori di solidarietà, di giustizia, di tutela dell'ambiente,
vuole più partecipazione democratica e si impegna per una politica intesa
come servizio alla collettività.
Un progetto che partecipi a pieno titolo alla individuazione del candidato
presidente del centrosinistra alle prossime elezioni provinciali di Latina e
contribuisca, con pari dignità, a scriverne un programma che metta al centro
della proposta di governo il lavoro e l'immigrazione, i parchi e la costa,
la viabilità e la portualità, il futuro dei presidi militari e nucleari, la
gestione dell'acqua e dei rifiuti.., con la consapevolezza che la coalizione
di centrosinistra debba caratterizzarsi nettamente rispetto al centrodestra
e che nulla è dato per scontato.
Stelle polari di un percorso al quale sin d'ora diamo il nostro sostegno
sono: il principio della nonviolenza e della ricerca della pace; il valore
della solidarietà e della giustizia sociale; il valore della democrazia e
della partecipazione; la politica come servizio".
Il presente documento è stato sottoscritto, a livello individuale, da:
Biagio Magri (sudpontino social forum Formia),
Paolo Di Cesare (consigliere comunale Verdi_PRC Aprilia),
Luigi Di Biasio (consigliere comunale Verdi-PRC Fondi),
Valentina Masocco (Lilliput Terracina),
Ersilia Vitello (portavoce Comitato difesa autonomia porto di Gaeta),
Pasquale Onorato (sudpontino social forum Formia),
Franco Domenichelli (PRC San Felice Circeo),
Biagio Ragazzino (Spi Cgil Gaeta),
Fiorenzo Guerrero (PRC Minturno),
Beniamino Gallinaro (legambiente Gaeta),
Raffaele Cicione ( Verdi Formia),
Gianluca Maggiacomo (sudpontino social forum Itri),
Aldo Di Cuffa (PdCI Formia),
Rosario Mancini (PRC Formia),
Gabriele Chiusano ( legambiente Gaeta),
Luca Fabietti (Latina),
Giorgio Libralato (Verdi Pontinia),
Vincenzo Castrillo ( Verdi Aprilia),
Antonio Finocchito (Verdi Latina).
Mauro Cascio
|