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Latina. Il silenzio degli onesti. Vincenzo Iavarone: «Siamo stati insultati gratuitamente
dalle sinistre. Non temiamo le grida dei violenti»
La data del 15 luglio ha rappresentato per il territorio di Latina scalo e dei comuni
limitrofi il raggiungimento di un importante e vitale obiettivo: "l'attivazione del
servizio 118 con la dotazione di un autoambulanza". Spiega Vincenzo Iavarone, consigliere
circoscrizionale di An: «L'incisivo e caparbio impegno del
Sindaco, del Direttore dell'ASL, dei consiglieri e cittadini della popolosa
circoscrizione, hanno consentito il soddisfacimento delle legittime aspettative
della comunità, trasformando la giornata in una comprensibile e condivisibile
festa per l'obiettivo raggiunto.
Peccato, che una forte stonatura agli inni di gioia dei festeggiamenti, sia arrivata
proprio dal presidente della circoscrizione, Guglielmo Bonfanti, che in un volantino
recapitato poco prima ai cittadini di Latina scalo, offendeva ripetutamente i consiglieri
di A.N. della circoscrizione e non solo per il loro operato. Egli infatti valutava
anche le loro capacità e dopo averli privati della loro carica politica, li definiva
"politicanti senza titolo né capacità". Non soddisfatto, continuava nelle offese e
cambiando bersaglio, si scagliava ora contro il circolo di A.N. definendolo "Fantomatico".
La totale assenza di una sensibilità e consapevolezza del ruolo ricoperto
lo portava ad affermare cose incredibili e senza senso fino ad arrivare ad
ammonire addirittura il Sindaco per ciò che doveva o non doveva fare.
Considerato il disprezzo e la spregiudicatezza con cui il presidente ha gestito
la questione, i Consiglieri di A.N. della VII^ circoscrizione unitamente al loro
circolo, chiedono a Forza Italia se concorda, nel merito e nei toni, con quanto
dichiarato e scritto dal presidente Bonfanti?
Nell'attesa di una risposta al comportamento anche politicamente censurabile del
Bonfanti, i rappresentanti di A.N. di questo territorio e non "l'allegra brigata"
come è stata da lui definita, intendono ricominciare a progettare in modo serio ed
equilibrato il proprio futuro, il cui territorio non può essere condannato al
declino da una gestione azzardata ed improvvida.
Per onorare gli impegni assunti all'interno della C.d.L. abbiamo fino ad oggi
atteso ma crediamo che a questo punto la misura sia colma. Noi di A.N., sia
chiaro, non temiamo infatti le grida dei violenti, bensì il silenzio degli onesti».
Mauro Cascio
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