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Fondi. MOF. Giuseppe Savani (UGL): «I lavoratori non firmatari del contratto
sono stati adibiti al servizio di carico e scarico delle merci»
Giuseppe Savani, rappresentante sindacale dell'UGL terziario di Fondi, denuncia
gravi problemi al Mercato Ortofrutticolo di Fondi. «I lavoratori, non firmatari
del contratto proposto dal MOF, dopo una vertenza di lavoro ancora non conclusa,
sono stati adibiti al servizio di carico e scarico delle merci. Tali lavoratori,
che prima svolgevano i "servizi di mercato", sono ora impegnati in funzioni
nettamente inferiori a quelle per cui sono stati assunti. Tutto ciò ricorda
quello che accadde alcuni anni fa quando, otto lavoratori, dopo una vertenza
che li vide vincitori, furono adibiti al facchinaggio. Questi, benché ora
siano tornati alle loro mansioni, sono costretti a lavorare in un container
privo di servizi igienici e posto vicino ad un centro di raccolta rifiuti.
Gravi problemi hanno anche gli addetti della centrale frigorifera del MOF
i quali, oltre a dover lavorare al freddo e senza servizi igienici, sono
costretti a respirare i gas di scarico dei camion che entrano nella centrale,
a sentire l'odore nauseabondo dei rifiuti organici che sono abbandonati
dagli affittuari delle celle e a svolgere turni di lavoro scomodi.
Savani afferma: «Tutto ciò sembra una vendetta! Non è possibile che 15 lavoratori
siano trattati in questo modo! Siamo stanchi dei soprusi e delle condizioni
lavorative inumane nelle quali si trovano a lavorare. Chiediamo il riconoscimento
e la tutela dei loro diritti e pretendiamo che le autorità competenti, gli
azionisti pubblici, il presidente Storace, l'assessore al lavoro Onorevole
Simeoni, l'assessore alle attività produttive Onorevole Saponaro, nonché
il Prefetto di Latina diano un segno di presenza. Se chi spadroneggia oggi
nel MOF fosse stato punito, forse non ci troveremmo in queste condizioni
e i colpevoli probabilmente avrebbero più timore e rispetto delle leggi
italiane e più considerazione non solo dei diritti dei lavoratori, ma anche
di quelli dell'uomo».
Mauro Cascio
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