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Latina. Giù le mani dalla ricerca scientifica. Daniele Maughelli: «Contro il Vaticano e i suoi diktat 1700 scienziati ed oltre 50 Nobel»

«Luca Coscioni è stato colpito sette anni fa da sclerosi laterale amiotrofica, una malattia che lo costringe a comunicare attraverso un sistema computer-vocale come il Superman Christofer Reeve, come Nancy Reagan e Michel J. Fox negli Stati Uniti». Racconta Daniele Maughelli (nella foto durante la manifestazione di ieri a piazza San Pietro): «La voce del computer ed il volto di luca incarnano la lotta per la vita per la libertà di cura e di ricerca scientifica. Si è candidato nel 2001 per portare una ventata di aria fresca in Parlamento, ma subito dopo la non elezione è stato tolto dalla commissione per la ricerca scientifica. Grazie Sirchia. Ieri con i Radicali Italiani e l'associazione Luca Coscioni con Marco Pannella, Daniele Capezzone, Rita Bernardini e Maurizio Turco abbiamo manifestato il nostro disappunto sulla mancata Laicità del Parlamento Italiano influenzato come sempre dalle parole oscurantiste della Santa sede. A settembre l'ONU discuterà sulle conclusioni raggiunte da un gruppo di lavoro incaricato di preparare una convenzione internazionale sulla proibizione della clonazione umana. Si deciderà, anche in quella sede, se elaborare una bozza che proibisca solo la clonazione umana o anche la messa al bando della "clonazione terapeutica". Contro la posizione di Mons. Sgreggia, vicepresidente della Pontificia Accademia per la Vita, secondo il quale non vi è distinzione fra queste due forme di clonazione anzi, a suo avviso, quella terapeutica è addirittura peggiore di quella umana, bisogna ancora una volta richiamare la voce degli oltre 1700 accademici e scienziati italiani, degli oltre 50 Nobel, e di tutti quei malati che appoggiano la battaglia di Luca Coscioni per la libertà di ricerca Scientifica. Milioni sono le persone malate che potrebbero essere curate se fosse liberata la ricerca, se fosse presa anche in Italia - come è accaduto nella cattolicissima Spagna - la ragionevole decisione di destinare almeno gli embrioni non utilizzati della fecondazione assistita che sono destinati alla spazzatura. La scienza deve essere libera da condizionamenti ideologici e religiosi, gridiamo noi radicali: Liberi il Papa, i vescovi, I cardinali e i Monsignori di pregiudicare tutto quello che vogliono, ma non di imporre a tutti le loro convinzioni che noi radicali rispettiamo al punto di prevedere - sempre - la possibilità di obiezione di coscienza. Libero il Papa e il vaticano di pregiudicare contro l'Aborto, la RU486, la pillola del giorno dopo, l'omosessualità, i preservativi, ma liberi i cittadini di tutto il mondo di credere o meno - e quindi di attenersi o no - alle loro prediche. Il malato può morire: l'embrione inutile, no!».

Elisabetta Rizzo


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