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Latina. Marchio di qualità nei Mercati Rionali. Maria Annunziata Luna (Per il Lazio): «Bisogna continuare ad assicurare i
diritti dei consumatori»
Rifinanziare la legge 35/2002 significa continuare ad assicurare il diritto
e la libertà di scegliere del consumatore ed avvicinare la qualità al punto
di fruizione più vicino e conosciuto: il mercato.
«La compra-vendita, anche quella di un etto di formaggio, è un contratto
e come tale va tutelata. Ma l'attuazione di questo diritto spesso nel passato
è stata delegata all'onestà del commerciante. Onestà troppo spesso, però,
mortificata da una concorrenza sleale», così Maria Annunziata Luna, Presidente
della Commissione Attività Produttive della Regione Lazio, commenta il
rifinanziamento della L.R. n. 35/2002, volta a riqualificare i mercati rionali
ed istituire un marchio di qualità dei prodotti laziali da utilizzare nei
mercati rionali che commercializzano prodotti dell'agricoltura laziale,
prodotti biologici certificati (anche se non laziali) e prodotti tipici
e tradizionali del Lazio, alimentari e non alimentari.
«Rifinanziare una legge approvata all'unanimità lo scorso anno e che ha
visto il Lazio prima regione italiana a prevedere un incentivo del genere
a favore della qualità, della tutela del consumatore e della promozione
dei prodotti tipici e regionali, significa continuare su una strada vincente
da qualsiasi prospettiva la si voglia vedere. Ancora una
volta troviamo un riscontro tangibile nelle politiche che abbiamo messo
in atto: innovative, capaci di guardare al futuro, capaci di tenere presenti
le esigenze di tutte le parti coinvolte, in questo caso del commerciante
e del consumatore. E abbiamo realizzato tutto questo impiegando le risorse
giuste, quelle strettamente necessarie a raggiungere lo scopo, senza quelle
dispersioni tipiche di una mentalità assistenzialista. Noi
vogliamo essere vicini ai commercianti che, ogni giorno, con il loro lavoro,
fanno crescere l'economia di questa regione, fornendogli gli strumenti necessari
per lavorare meglio e a mantenere competitività. Noi vogliamo essere vicini
ai consumatori che quando spendono hanno il diritto di essere informati
su quello che comprano».
Rita Bittarelli
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