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Aprilia. Garibaldi, Gran Maestro dell'Umanità. Gianfranco Compagno: «Un grande momento di cultura e storia». Ma Meddi
nemmeno si presenta
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Gianfranco Compagno, presidente dell'associazione per il gemellaggio
di Aprilia-Mostardas, città natale di Domenico Menotti Garibaldi. Dunque, ricordare: perché?
«Menotti Garibaldi è il personaggio più illustre che riposa in terra apriliana. Prende in enfiteusi questo territorio,
che cerca di dissodare. Qui si ammalò di malaria. La sua memoria è sempre rimasta viva in noi apriliani.
Per questo nel 1996 ci siamo mossi per il gemellaggio. Da allora abbiamo cercato, noi e l'amministrazione
comunale, di riallacciare i rapporti con la famiglia Ravizza Garibaldi. L'anno successivo la Giunta Cosmi
rinominò questa località, in cui sorge anche la cappella della famiglia, da Carano a Carano Garibaldi».
Un sito dunque di interesse storico e culturale... «Sì, ma la Giunta Meddi, l'attuale amministrazione comunale,
sembra non averlo capito. Noi siamo rammaricati, in un momento così importante come quello odierno
avevamo invitato il Sindaco e i suoi ma non si sono fatti vivi. Chi ha davvero rivalutato questo sito è stata
dunque solo l'amministrazione precedente. Non capiamo, lo ripeto, l'assenza di Meddi». Le vostre iniziative non si esauriscono qui...
«Ma, guardate. Avevamo previsto una borsa di studio, per le tesi di laurea su Menotti Garibaldi. Iniziativa appoggiata con entusiasmo da Cosmi, ma accolta con inspiegabile silenzio da Meddi».
Andrea Apruzzese
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