Parvapolis >> Economia
Latina. Nas e Bufale. Alvaro Magni: «Attenzione a "criminalizzare" gli allevatori. Si rischia il
tracollo dell'economia di settore. L'Ente Parco rifletta»
I recenti controlli operati dai Nas a carico delle aziende zootecniche specializzate
nell'allevamento bufalino, ubicate nel Parco di Fogliano, hanno riportato all'attenzione
dell'opinione pubblica un problema la cui soluzione non va più rinviata, in quanto esiste
il concreto pericolo di una sospensione della produzione.
Commenta il consigliere provinciale Alvaro Magni: «Non intendo entrare nel merito dell'azione condotta dal nucleo antisofisticazioni dei
carabinieri che il suo dovere lo compie bene e con coscienziosità, ma la situazione venutasi
a creare impone ai vari enti competenti di attuare tutte quelle iniziative necessarie a
garantire gli allevatori nello svolgimento della loro attività senza dover per questo
incorrere nei rigori di legge.
Sono anni, infatti, che gli allevatori sollecitano la direzione del Parco Nazionale del
Circeo affinché conceda loro le necessarie autorizzazioni per avviare le ristrutturazioni
delle loro aziende, così da regolarizzare la loro posizione con la normativa vigente.
Sollecitazioni sempre più pressanti e supportate da evidenti dati di fatto che però non
hanno finora trovato positivo riscontro da parte della direzione. Gli allevatori si sono da
sempre dichiarati disponibili al notevole impegno finanziario richiesto, ma tutto ciò è oggi
fermo in attesa del necessario nulla osta da parte dell'Ente Parco.
Personalmente ho molto a cuore questo argomento poiché avverto la necessità che sia
finalmente avviata una politica capace sì di soddisfare le esigenze dei nostri ecosistemi,
ma nel contempo ugualmente capace di essere strumento primario per lo sviluppo economico ed
occupazionale delle aree interessate che a tutti gli effetti sono oggi un vero e proprio bio
- parco naturale. Sono infatti convinto che soltanto attraverso una mirata ed equilibrata
politica di tutela ambientale e di incremento produttivo sapremo conservare le peculiarità
della zona di Fogliano e della Bufalara.
La direzione del Parco del Circeo deve comprendere la necessità di muoversi nell'ottica
del fare sistema, perché è necessario favorire la concertazione tra i vari soggetti
interessati, così da sostenere politiche ambientali che non creino problemi alla
conservazione di questo vero e proprio patrimonio occupazionale ed economico che sono
gli allevamenti di bufali di Fogliano che operano da sempre nella zona ancor prima della
costituzione del Parco Nazionale.
Lo scopo che dobbiamo tutti prefiggerci è quindi quello di fare in modo che queste nostre
aziende conservino la loro peculiarità, la loro capacità produttiva e la loro importanza
economico - occupazionale che è di primissimo valore. Esse, infatti, potrebbero
rappresentare anche un importante veicolo di promozione turistica attraverso la
creazione di percorsi agrituristici che avrebbero come tappe principali proprio tali
aziende permettendo la riscoperta e la valorizzazione di una zona dalle enormi ricchezze
ambientali, produttive, culturali e turistiche qual è appunto quella che da Fogliano
va alla Bufalara. Tali percorsi agrituristici potrebbero anche comprendere strutture bio
- architettoniche, attraverso il recupero delle antiche "lestre", così da rappresentare
un'operazione storico - culturale di primissimo valore.
Se chi di competenza non garantirà la regolarizzazione delle aziende di allevamento
bufalino allora si rischia davvero di vedere la cessazione di ogni loro attività. E
ve la immaginate la "Bufalara" senza più bufali? Credo sia necessario lavorare tutti
quanti, ognuno per le proprie possibilità e competenze, per garantire una politica del
nostro territorio che sappia unire la salvaguardia ambientale con la valorizzazione
delle risorse e umane imprenditoriali in esso operanti. Dobbiamo insomma dimostraci
capaci di venire incontro alle legittime aspettative dei nostri concittadini, ridando
slancio e vigore alla nostra economia, al nostro mondo del lavoro, a tutta la società
civile locale».
Mauro Cascio
|