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Fondi. MOF, ancora polemiche. Giuseppe Savani (Ugl): «Sono quattro gli addetti ai servizi collocati in aspettativa senza retribuzione»

Continuano le persecuzioni ai danni dei lavoratori del MOF. Salgono, difatti, a quattro gli addetti ai servizi di mercato collocati in aspettativa senza retribuzione. Agli ultimi due lavoratori rimasti a prestare servizio presso la centrale frigorifera del MOF, è stato ridotto ulteriormente l'orario di lavoro e la relativa retribuzione. La giustificazione data dalla Best Service, per tale atto, è stata l'applicazione del CCNL Commercio, il quale prevede una retribuzione di 6° livello, poco più 1000 euro con 160 ore mensili di lavoro. Il problema è che i lavoratori, per percepire tale somma, devono lavorare circa 260 ore. Le nuove norme, in materia di Società Cooperativa, prevedono che ogni socio-lavoratore debba percepire una retribuzione in base alla qualità e quantità del lavoro che svolge, applicando in tal modo il CCNL e la legge 300/70 dello Statuto dei Lavoratori. Tutto ciò non avviene alla Best Service. Il MOF, avendo assegnato in appalto i suoi servizi, deve vigilare sulle società con cui intrattiene rapporti di lavoro, controllando che queste rispettino i CCNL vigenti. Alcuni mesi fa quando tredici dipendenti, delle cooperative Best Service ed Euroservice, avviarono una vertenza di lavoro contro il MOF spa, uscì la notizia che, per l'ampliamento delle sue strutture, sarebbe stato assunto nuovo personale. La società, dopo aver stipulato presso la Federlazio un accordo con un'organizzazione sindacale, riassunse nove dei tredici lavoratori che avevano intentato la vertenza. Tra le varie clausole contrattuali si legge: 6° livello invece di 5° con la conseguente rinuncia alle differenze contributive e retributive chieste, l'obbligo a non aver più nulla a pretendere né per il passato né per il futuro. I quattro lavoratori che rifiutarono le condizioni imposte dal MOF spa ora sono senza lavoro e nell'attesa di una sentenza. Il MOF per tredici anni ha integrato il proprio personale con quello di altre società violando così la legge 1369/60. Tale legge precisa che: È vietato all'imprenditore di affidare in appalto o in subappalto o in qualsiasi altra forma, anche a società cooperative, l'esecuzione di mere prestazioni di lavoro mediante impiego di manodopera assunta e retribuita dall'appaltatore o dall'intermediario, qualunque sia la natura dell'opera o del servizio cui le prestazioni si riferiscono. Nessuno ha mai fatto nulla. L'UGL chiede il reintegro dei quattro lavoratori nelle precedenti mansioni, ma soprattutto condizioni contrattuali e lavorative dignitose. Inoltre Giuseppe Savani, rappresentante sindacale dell'UGL terziario di Fondi, chiede l'intervento del Prefetto di Latina, dell'Assessore Regionale alle Attività Produttive e di quello alle Politiche del Lavoro con la speranza che qualcuno di essi dia un segno di presenza.

Rita Bittarelli


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