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Latina. XX Settembre. Il Gran Maestro della Massoneria Raffi: «Con la scomparsa
del potere della Chiesa si può competere con le altre nazioni»
«La data del 20 settembre 1870 appartiene all'intera Nazione. Con l'entrata degli italiani
in Roma, si compiva un processo decisivo per la stabilità dello Stato nazionale
occidentale: la divisione fra il potere civile e il potere religioso». Il Gran Maestro
del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi, si prepara a
celebrare oggi il 133esimo anniversario della "fine del potere temporale della Chiesa e
la costituzione dello Stato unitario italiano". Una ricorrenza che verrà ricordata
con due cerimonie a Roma: una a Porta Pia (ore 9) e l'altra al monumento a Giuseppe
Garibaldi al Gianicolo (ore 9,30). «La scomparsa del potere temporale ecclesiastico
va letta -spiega Raffi- come un prerequisito indispensabile alla nascita delle
istituzioni moderne, in grado di competere con quelle più avanzate d'Europa.
La separazione fra lo Stato e la Chiesa ha offerto un contributo determinante
alla diffusione di una cultura di convivenza e di piena accettazione dell'altro».
Le iniziative per il XX settembre, tradizionale ricorrenza anche dell'Equinozio di
Autunno che segna la ripresa dei lavori nelle Logge dopo la pausa estiva,
proseguiranno a Villa Il Vascello (Via di San Pancrazio, ore 10) con il convegno
"Guerra e Pace - Orizzonti di Luce nell'Era degli Integralismi e dei fondamentalismi".
Interverrà, tra gli altri, il filosofo Sergio Moravia (Università di Firenze).
Modera Morris Ghezzi.
Mauro Cascio
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