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Latina. Ingegneria se ne va. De Marchis: «Ecco a cosa servono i protocolli d'intesa». Un invito agli studenti: «Venite lunedì in Consiglio»

«È sin troppo facile dire lo avevamo previsto, lo avevamo detto. È da più di un anno che i DS non perdono mai l'occasione per ripetere che, al fine di garantire lo sviluppo dell'Università di Latina servono impegni economici concreti e non "Protocolli d'intesa", utili solo per propagandare qualche iniziativa». «A questo proposito», dice il consigliere Giorgio De Marchis, «ricordiamo l'O.d.G. che il Comune di Latina ha approvato il 3 febbraio u.s. presentato dal sottoscritto nel corso del Consiglio Comunale ed approvato all'unanimità dalle forze politiche. Quell'O.d.G. era nato dopo la clamorosa protesta dei professori di Ingegneria lo scorso anno, che decretarono il blocco delle lezioni. In quell'O.d.G. appariva con chiarezza quello che doveva essere il ruolo dell'Ente locale, nel mettere a disposizione le aule e, soprattutto, nel reperire le risorse economiche necessarie. Ci chiediamo perché il Sindaco Zaccheo, che quell'O.d.G. ha votato, non abbia dato seguito allo stesso, impegnandosi esclusivamente nelle operazioni immobiliari inerenti lo spostamento del rettorato a Palazzo M. Appare oggi chiaro che, proseguendo di questo passo si corre il rischio di perdere definitivamente l'opportunità che la facoltà di Ingegneria, la più numerosa per numero di studenti, ha offerto a Latina. Non possiamo più perdere tempo, ora servono i fatti e non le parole, servono delle vere aule attrezzate a via Varsavia e servono soldi che una comunità locale come la nostra deve saper mettere a disposizione. Ma per fare questo c'è bisogno di una azione forte e coordinata da parte degli Enti Locali, Comune di Latina e Provincia in primo luogo, che vada oltre le promesse demagogiche ed inutili che sono state fatte fino ad oggi. Chiedo quindi che, in via del tutto straordinaria, venga inserito un punto all'O.d.G, sulla facoltà di Ingegneria nel prossimo Consiglio Comunale, già convocato per lunedì, per individuare le forme di finanziamento, provvedendo inoltre a fare una prima ricerca nei fondi disponibili nel nostro Bilancio da mettere a disposizione della Facoltà. Un Comune come il nostro, se veramente vuole avere una Università vera, non può rinunciare ad Ingegneria e soprattutto deve essere in grado di finanziarne direttamente ed indirettamente la ricerca. Chiedo infine agli studenti di Ingegneria di partecipare al Consiglio di lunedì per manifestare pienamente la loro preoccupazione, agli stessi va la solidarietà piena e convinta dei Democratici di Sinistra».

Mauro Cascio


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