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Latina. Corte d’appello nel capoluogo, mobilitazione dei parlamentari pontini. Presentato alla
Camera il disegno di legge di Vincenzo Zaccheo
È stato presentato alla Camera dei Deputati una proposta di legge dei parlamentari
pontini di cui è primo firmatario il sindaco Vincenzo Zaccheo, per l’istituzione a
Latina di una sezione distaccata della Corte d’Appello di Roma.
Il disegno di legge (firmato da Zaccheo, Ricciuti, Burani, Procaccini, Conte, Muratori,
Urso) rappresenta le esigenze non più procrastinabili del territorio pontino e l’urgenza
di un potenziamento ed ammodernamento degli uffici giudiziari per far fronte alla
crescente domanda di una amministrazione e gestione della giustizia più snella ed efficace.
Si tratta – ha spiegato il sindaco Zaccheo – di una autentica emergenza per la
nostra provincia ed in particolare per il sud pontino, geograficamente molto distante
da Roma (ciò che rende difficilmente accessibile l’accesso agli organi della giustizia
civile e penale di secondo grado).
A sostegno della individuazione della città di Latina anche lo squilibrio fra la
popolazione residente (oltre le cinquecentomila unità, con un trend in crescita) e
le strutture giudiziarie presenti sul territorio.
Anche l’inadeguatezza delle infrastrutture viarie di collegamento con la capitale,
sostengono i parlamentari pontini, rende ancor più difficile l’accesso agli uffici
giudiziari romani.
La provincia di Latina ricomprende nel suo territorio, oltre al tribunale e alla Procura
della Repubblica, la Pretura e la Procura circondariale e le sedi distaccate di pretura di
Terracina, Priverno, Fondi, Gaeta, Minturno e relativi uffici del giudice di pace.
Il tribunale di Latina costituisce fra i tribunali della Regione, quello più importante
e frequentato dopo il Tribunale di Roma.
L’esigenza di assicurare una maggiore presenza delle strutture giudiziarie e cioè un
polo giudiziario di secondo grado, scaturisce anche dalla necessità di una più incisiva
azione di controllo e di repressione della criminalità che da sempre tenta infiltrazioni
nella provincia pontina.
“Crediamo fortemente in questo progetto” – ha detto l’on.le Zaccheo all’atto della
presentazione del disegno di legge, ricordando anche il forte investimento in termini
economici e d’impegno dell’Amministrazione Comunale teso a favorire, con la realizzazione
della Cittadella Giudiziaria in centro direzione (e l’acquisto allo scopo dell’ex Icos)
la messa a disposizione dei locali del prestigioso Palazzo di Giustizia di Piazzale
Buozzi per la Corte d’Appello.
«Siamo contro le liti di famiglia e riteniamo improduttivo ridurre il tutto a
questioni campanilistiche o di vicinato – ha aggiunto il sen. Forte da Palazzo Madama.
Riteniamo semplicemente che la provincia pontina abbia tutte le carte in regola per
puntare a questo obiettivo, nell’interesse dei cittadini residenti e della
funzionalità della giustizia”.
Dal Senato anche il plauso del senatore Riccardo Pedrizzi (primo firmatario di un ddl
specifico sull’argomento già presentato in Senato): “La Corte d’Appello spetta a chi,
per situazioni reali ed esigenze oggettive del territorio, ha i numeri per ottenerla.
I numeri non sono opinioni. E va da sé che la provincia pontina abbia tutto il diritto
di averla”.
Sostegno pieno all’iniziativa del sindaco Zaccheo viene anche dall’on.le Sesa Amici
che insieme al capogruppo della commissione affari costituzionali on.le Leoni e
al componente della commissione giustizia on.le Lucidi ha preannunciato una analoga
iniziativa tesa a rafforzare il disegno di legge dei deputati della Casa per le
Libertà e a rendere così globale la posizione dei parlamentari pontini.
Nei contenuti – ha dichiarato dall’aula di Montecitorio – il nostro progetto
è analogo al disegno di legge presentato oggi dall’on.Zaccheo e dagli altri
deputati e si pone lo stesso obiettivo, convinti come siamo che l’istituzione di
una sede della Corte d’Appello a Latina rappresenti una esigenza dell’intera
provincia pontina. Presenteremo una iniziativa parallela nella forma, ma
convergente nella sostanza, proprio allo scopo di rendere ancora più evidente
come l’istituzione della Corte d’Appello di Latina rappresenti anche per
l’opposizione, e per il gruppo diesse in particolare, un obiettivo condiviso.
Elisabetta Rizzo
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