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Scherma. A Fondi si conclude il Torneo Nazionale Cadetti

La tre giorni, dedicata alla prima prova nazionale del campionato italiano di scherma, svoltasi nel Palasport di Fondi, ha entusiasmato il pubblico, i partecipanti e gli organizzatori. 870 gli atleti partecipanti giunti da ogni angolo d’Italia, accompagnati da genitori e preparatori, sono stati accolti da un’organizzazione impeccabile curata dal Fondi Club Scherma presieduta da Antonio Sansoni. Circa duemila persone hanno significato una prova importante per il territorio fondano, non solo per il significato sportivo, ma anche per la valenza culturale e turistica. La kermesse, svoltasi dal 10 al 12 ottobre scorso, ha ospitato anche l’esposizione di materiale sportivo, mentre il parquet del Palasport era allestito con ben 15 pedane dove, ininterrottamente dalla mattina alla sera si sono disputati gli assalti. Angolo ristoro, bus navetta a disposizione dei partecipanti dalla stazione FS alle strutture ricettive e da queste al luogo di gara e viceversa. Punto informazione per ogni esigenza, ambulanza e medico di gara costantemente presenti. Servizio d’ordine e di sorveglianza attivi coprendo tutte le ventiquattrore della giornata… hanno dimostrato il dinamismo e l’efficienza di una città che nell’ospitalità e nell’organizzazione ha raggiunto livelli ragguardevoli. Tanto che la dirigenza nazionale della federazione Italiana Scherma, constatato il successo della manifestazione, ha già richiesto Fondi come sede di prossime importanti scadenze schermistiche. Il campionato ha goduto del patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale del Lazio, del Comune di Fondi, dell’Amministrazione Provinciale di Latina, della Banca Popolare di fondi, del Comune di Sperlonga e dell’Associazione Pro Loco di Fondi. Questi i primi classificati: Marzia Muroni per la spada femminile; Lorenzo Mancini per quella maschile; Arianna Errigo e Michele Pirrazzo per il fioretto; Livia Stagni e Claudio Ceci per la sciabola. Tutti gareggeranno prossimamente nel prosieguo del campionato a Pisa.

Rita Bittarelli