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Fondi. Mercato ortofrutticolo. Giuseppe Savani (Ugl terziario) attacca: «Chiediamo l'azzeramento di tutto il
consiglio di amministrazione»
Il mercato ortofrutticolo di Fondi, realizzato con i finanziamenti della
cassa per il mezzogiorno, ha vissuto un continuo benessere fino al 1995,
anno in cui si è costituita l'attuale MOF spa.
Denuncia l'Ugl:
«Dal giorno dell'insediamento
degli attuali amministratori, il mof è tornato in pieno 800 e si è trasformato
da centro agroalimentare all'ingrosso a mattatoio. Alcuni dipendenti si
sono visti cambiare il contratto di lavoro, perdendo i diritti acquisiti
nel corso degli anni, altri sono stati licenziati in tronco. In quel periodo,
1995, sugli organi di stampa comparivano, da parte d'uomini dello Stato
e non, richieste di dimissioni al presidente del Mof e all'amministratore
delegato, ancora oggi in carica». A distanza d'anni, dopo sentenze, vertenze
di lavoro, sperpero di denaro pubblico e ulteriori prosciugamenti delle
casse societarie, Giuseppe Savani, rappresentante sindacale dell'UGL terziario
di Fondi, vorrebbe sapere dove sono finiti quei leoni che gridavano allo
scandalo, fino a quando tutti gli azionisti, sia pubblici sia privati, avranno
intenzione di far amministrare il Mof da gente che, nel corso degli anni,
ha dimostrato di non esserne all'altezza. «Perché la Regione Lazio, la Camera
di Commercio di Latina e il Comune di Fondi, non hanno ancora chiesto spiegazioni
a chi gestisce la struttura di viale Piemonte? Oggi l'unica cosa da fare
è quella di rimuovere l'intero consiglio d'amministrazione e revocare i
contratti d'appalto di tutti i servizi che la Mof spa ha affidato a terzi».
A questo punto Savani chiede, nuovamente, a tutti gli azionisti e alle
autorità competenti, fino a quando vogliono rimanere a guardare senza
muovere un dito per fermare persone che, ogni giorno, arrecano nuovi danni
ad una struttura vitale non solo per la città di Fondi, ma per tutta la
Regione Lazio.
Mauro Cascio
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