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Latina. Convenzioni: quasi 11mila euro per un grafico "a corte". De Marchis: «Perché la sua immagine Zaccheo non la cura con i suoi soldi?»

«E pensare che Zaccheo, pochi giorni dopo la sua elezione a Sindaco aveva revocato tutte le convenzioni stipulate dal suo predecessore perché, almeno così diceva, voleva fare una verifica in un campo che aveva registrato, soprattutto, sprechi». È l'ultima denuncia di Giorgio De Marchis, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra. «Bisogna ammettere che l'attuale Sindaco rispetto a Finestra è stato indubbiamente più accorto, per non dire più furbo, infatti non ha rinnovato o stipulato i nuovi contratti di convenzione contemporaneamente, ma ha fatto i contratti uno alla volta, o a piccoli gruppi, diluendo il tutto nel tempo. Ma è sempre la somma che fa il totale, e per le convenzioni, Zaccheo sembra che stia eguagliando se non addirittura superando il suo predecessore. Il 17 settembre è stato firmato il contratto con un grafico (numero di repertorio 63705), per il periodo 1 agosto 2003 (quindi anche retroattivo) 31 dicembre 2003 eventualmente rinnovabile, come recita lo stesso contratto. Il compenso per sei mesi ammonta ad Euro 10.784,7, molto probabilmente l'importo raddoppierà nel momento in cui l'incarico al professionista dovesse essere rinnovato, come è prassi nel nostro Comune. Nell'oggetto dell'incarico si trovano delle frasi interessanti che rappresentano con chiarezza il livello di spreco di soldi pubblici che si sta verificando nel Comune di Latina gestito da Zaccheo, infatti è scritto integralmente nel contratto: il professionista dovrà "supportare adeguatamente l'immagine del Sindaco" e quella "dell'Amministrazione e del Comune in genere". Quindi il Sindaco che doveva risparmiare e razionalizzare le spese ha scelto un suo curatore d'immagine. Mi rendo conto che Zaccheo abbia molto puntato sulla politica dell'annuncio che, rispetto alla più corretta politica del fare, comporta grandi sforzi mediatici, ma chiamare, oserei dire, "a corte" un grafico per supportare la sua immagine pagandolo con i soldi dei contribuenti mi sembra veramente uno schiaffo alla città. Suggerisco al Sindaco, se davvero vuole essere coerente con le affermazioni fatte subito dopo la sua elezione, di revocare questa convenzione assumendo in forma privata un proprio curatore d'immagine, pagandolo personalmente e non facendo gravare questo costo sui contribuenti».

Elisabetta Rizzo


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