Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Politica

Aprilia. Cannabis terapeutica. Forza Italia sposa finalmente la tesi antiproibizionista radicale. Antonio Ferracci spiega le sue ragioni della scelta

Antonio Ferracci, Cosmo Di Domenico e Renzo Caissutti voteranno a favore della mozione sulla "Sperimentazione in Italia degli usi terapeutici della Canapa Indiana", meglio conosciuta come "Cannabis Terapeutica" presentata dai Consiglieri D'Alessio, Gabanella e Rita Esposito. Le considerazioni che ci inducono a votarla è la consapevolezza, che la stessa, è priva da tentazioni legalizzanti cui essa è collegata. Diversamente siamo convinti che sia ispirata alla cultura della prevenzione andando a lenire le sofferenze di malati terminali, dello stimolo della fame dei malati di AIDS, per rallentare il processo della Sclerosi Multipla e tante altre patologie degenerative, proponendosi come alternativa a tanti altri farmaci riconosciuti, tra l'altro considerate "Droghe Pesanti" che derivano da Oppiacei (come la Morfina e l'Eroina) tra l'altro già usati da anni. Basti pensare, a come ci si sente, quando il proprio "stato del benessere" dipenda dalle decisioni altrui, sentendosi psicologicamente impotenti contro tali decisioni. I pazienti con l'utilizzo di nuovi farmaci potrebbero tollerare meglio i sintomi di molte malattie degenerative, recuperando le forze (in alcuni casi), e condurre una vita più dignitosa e serena al fianco dei propri cari. È un dato di fatto che un malato terminale (o un suo famigliare) italiano (a differenza di tanti altri Stati) per acquistare la cannabis debba per forza rivolgersi al mercato estero, con il rischio di incappare in sanzioni penali e civili. È un dovere istituzionale che avvertiamo nei confronti delle persone che soffrono, trovando inammissibile che un malato debba rassegnarsi al dolore, se l'uso di un farmaco derivante dalla marijuana a proprietà di lenire sofferenze di malati, non deve essere avvicinato a chi ne fà un uso sbagliato, considerandolo solo una "droga". Altra nostra convinzione è che combattere il dolore sia segno di progresso e di civiltà, per cui sono convinto che sia nostro dovere di recuperare terreno nel campo della ricerca scientifica (l'Italia è all'ultimo posto nella classifica europea della terapia del dolore è notizia dell'ultima ora city Roma del 6 novembre "più di mille ricercatori rimasti senza contratto sono pronti a lasciare il paese") superando, se ve ne fosse bisogno, i pregiudizi culturali, e ideologici per i quali sofferenza è un fatto inevitabile della vita. Inoltre, ci auguriamo vivamente che questa mozione possa essere un pur piccolo stimolo alla ricerca che deve essere fortemente sostenuta se vogliamo che raggiunga nuove e più elevate vette di conoscenza scientifica per migliorare la qualità della nostra vita. Se questa pianta esiste, è Dio che la voluta, e solo l'uomo che errando ne fa cattivo uso, non per questo le qualità buone debbano necessariamente essere vincolate ad un colore politico o all'uso sbagliato di tante persone. Nella foto l'esponente radicale Daniele Maughelli che nei giorni aveva intrapreso uno sciopero della fame.

Elisabetta Rizzo


PocketPC visualization by Panservice