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Gaeta. Il lato buono della burocrazia. Luigi Mazzella: «Le forme degenerative sono presenti in qualsiasi aspetto della nostra vita sociale»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Luigi Mazzella, Ministro della Funzione Pubblica che ha tentato ancora una volta oggi di sfatare il mito che vede l'opinione pubblica concepire la burocrazia come un soggetto nemico, astruso e astratto. Forse in quest'opera di convincimento e di cambiamento di percezione da parte dell'opinione pubblica si potrebbe essere avvantaggiati dal notevole sviluppo tecnologico degli ultimi anni... «Certamente: molti giovani che prima si rivolgevano all'aziendalismo privato oggi guardano alla Pubblica Amministrazione con maggior fiducia anche per quanto riguarda le prospettiva lavorative. La Pubblica Amministrazione sta riscoprendo quello che è il suo principale valore etico, e cioè il suo essere al totale servizio della nazione». Ma oltre alla concezione che l'opinione pubblica ha della Pubblica Amministrazione, la Pubblica Amministrazione sta cambiando realmente? Non dimentichiamo che alcuni sociologi, primo fra tutti Weber, sostenevano e sostengono che la burocrazia ha tutta l'intenzione di mantenere quel suo livello di incomprensibilità proprio per mantenere più saldamente possibile il potere sfruttando la sostanziale ignoranza in materia della maggior parte dei cittadini. «Questo che voi dite è vero, ma è tipico di ogni classe ad alta specializzazione: lo steso discorso potrebbe essere fatto per i docenti, per gli avvocati, per i medici, che si trincerano dietro linguaggi incomprensibili che costituiscono forme degenerative tipiche, però, come dicevo prima, di ogni corporazione. Ma il discorso che noi stiamo facendo è un altro, quello di una Pubblica Amministrazione che ha dismesso il burocratese e che vuole essere più vicina al cittadino, risultando uno strumento utile per tutta la collettività indipendentemente da chi, in questo o quel momento, stia governando».

Glauco Di Mambro