Giovedì 05/06/2025 
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Latina. La strage di Nassiriya. Daniele Capezzone (Radicali Italiani): «Il terrorismo In Iraq deve invitare ad una seria e attenta riflessione...»

«Il tragico fatto di sangue accaduto oggi a Nassiriya addolora, lascia senza fiato. Oggi accade ad alcune famiglie italiane -oltre che al Paese intero- di dover piangere i propri cari, come molte, troppe volte in queste settimane è toccato a numerose famiglie americane. Chi è caduto ha contribuito ad un’opera tanto straordinaria quanto sconosciuta: in Iraq, sono stati riaperti 400 tribunali, 22 università, 43 istituti tecnici, 240 ospedali, 1200 cliniche; sono state distribuite 12 mila tonnellate di farmaci e 22 mila dosi di vaccino; sono nati 170 giornali; e il 95% delle banche sono state riaperte e sono pronte a finanziare l’intrapresa privata. La grande maggioranza degli iracheni è consapevole di ciò, e di quanto sia delicata, lenta, tremendamente difficile la transizione verso la libertà e la democrazia di un paese sottoposto a decenni di dittatura. In queste ore di cordoglio, nelle quali occorre -però- capire come dare un senso alla sofferenza, e quali passi politici compiere per invertire il corso delle cose, a me pare che debba essere rilanciato, dall’Italia, il progetto “Iraq libero”, che Marco Pannella propose sin dal 20 gennaio scorso, e che fu sottoscritto dalla maggioranza assoluta dei parlamentari italiani. Occorre comprendere che Saddam Hussein e i suoi sono tuttora dei “belligeranti”: è nostro pieno interesse (di occidentali, di amici degli americani, di partigiani della libertà) rilanciare l’ipotesi di un suo esilio, che fermi la scia di sangue, e consenta agli iracheni di costruirsi, con il nostro aiuto, un destino di libertà e di democrazia».

Elisabetta Rizzo


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