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Formia. No ad Itaca2. Antonio Cassaro (Forza Italia): «Il piccolo commercio dell'area del Golfo potrebbe averne un colpo mortale»
Esprime forti perplessità riguardo alla nascita del mega complesso commerciale di Formia
denominato "Itaca 2", in località Santa Croce, il consigliere comunale e provinciale di
Forza Italia, Antonio Cassaro. Dubbi e perplessità, quelle avanzate dal consigliere
Cassaro, che mettono in risalto lo stridente ed evidente contrasto tra la nascita di un
nuovo gigante della distribuzione e la situazione di difficoltà vissuta dalla rete
dei piccoli e medi commercianti, in particolare a Gaeta ed a Formia.
«Non posso che manifestare perplessità e preoccupazione, e sono certo che questa mia
analisi, sia condivisa da molti» - afferma il consigliere Cassaro - «la nascita di "Itaca 2"
costituirà molto probabilmente una nuova mazzata mortale per i piccoli e medi negozianti
che operano a Gaeta ed a Formia». Cassaro sottolinea lo stato di difficoltà vissuto dalle
rete dei piccoli e medi commercianti che spesso sono costretti ad alzare le mani
in segno di resa a fronte della presenza dei grandi colossi commerciali. «Ora che il
complesso di Santa Croce si appresta ad ampliarsi ulteriormente» - afferma Cassaro
commerciante da decenni e perfetto conoscitore dei problemi della categoria - «le
conseguenze per i negozi al dettaglio non potranno che essere gravissime». Il consigliere
Cassaro chiede di sapere se, in merito alla nascita di "Itaca 2", siano state rispettate
tutte le procedure previste dalle norme in materia, in particolare quelle legate
all'esame contestuale da raccogliere in sede di Conferenza dei Servizi, di tutti gli
enti coinvolti. «Non possiamo assistere inermi alla crescita incontrollata della grande
distribuzione, preoccupa l'enorme concentrazione nella mani di un unico soggetto
della grande distribuzione» - precisa il consigliere Cassaro - «cosa faranno i commercianti
di Gaeta e Formia?, strangolati dalla presenza di un tale colosso, saranno
costretti a chiudere bottega, con gravi ripercussioni sull'andamento dell'economia
locale, in particolare anche con riferimento all'occupazione degli addetti del settore».
Per Antonio Cassaro anziché assistere inermi al raddoppio del Centro commerciale di Itaca,
occorre studiare e rendere operative delle strategie tali da tutelare la rete dei piccoli
e medi commercianti, degli artigiani, delle antiche botteghe, un patrimonio di
professionalità che non può andare disperso a causa di visione scellerate in merito
alle politiche da adottare sui nostri territori. «Come Amministratori siamo chiamati a
vigilare attentamente, guai a farci abbagliare dall'allargamento incontrollato delle
meghe strutture di vendita» - conclude Cassaro - «bisogna favorire e potenziare la rete
del piccolo commercio che merita boccate d'ossigeno e non colpi mortali alla sua esistenza».
Mauro Cascio
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