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Latina. Allarme tra i consumatori. Inflazione al 2.7%? Per pollo e patate, è a due cifre. Ben 85 le voci che
aumentano più dell’inflazione...
Per gli alimenti, rialzi a due cifre registrati per patate (+22,97%) e pollame (+10,13%).
E ancora: servizi bancoposta (+26,72%), trasporti lacustri e lagunari (+20,81%), sigarette
(italiane +14,33%, estere + 7,10%), ortaggi e legumi freschi (+9,58%), servizi bancari
(+9,13%), frutta fresca (+7,67%), carni non bovine (+5,36%), pesce fresco (+4,57%),
prodotti per l’infanzia (+3,25%). Questi tra i principali incrementi di prezzo
fatti registrare nell’ottobre 2003 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
e registrati dall’Istat. In totale, ben 85 le voci del paniere aumentate più
dell’inflazione nel mese di ottobre 2003.
Cara casa: aumenta l’affitto (+2,72%), le utenze domestiche (gas +6,36%; acqua potabile
+4,52%), e le spese di manutenzione: riparazioni di elettrodomestici (+4,79%) e di
mobili (+4,25%). Fuori casa la musica non cambia: altri servizi di alloggio (campeggi
e agriturismi + 8,53%), alberghi +3,53%. Una pizza o un pasto al ristorante costano
mediamente il 4,55% in più.
Ammalarsi costa caro: +3,69% se si chiama il medico, +3,55% se si va in ospedale,
dal dentista (+3,47%), se si ha bisogno di articoli igienico sanitari (+3,08%) e
sanitari in generale (+3,02%).
Muoversi è carissimo oltre che in laguna, anche per il costo dei lubrificanti (+9,47%),
pedaggi autostradali (+6,74%), aerei (+6,51%), trasporti extraurbani (+5,79%),
ciclomotori (+5,64%), riparazioni (+3,78%) e trasporti urbani (+3,46%).
Andare allo stadio o ad altre manifestazioni sportive (+8,24%) è diventato più caro,
così come leggere libri non scolastici (+7,2%), l’istruzione secondaria (+5,37%) o
anche andare in discoteca (+3,51%) o in palestra (+2,89%).
Nel guardaroba per uomo e per donna abiti (+4,39%), merceria (+3,66%), scarpe da
uomo (+3,01%), camiceria e maglieria esterna uomo (+2.97,%) e donna (+2,95%) costano di più.
«Questi dati» - commenta Giustino Trincia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva –
«dimostrano che gli aumenti non sono un fatto contingente o legato alla stagionalità
ma riguardano l’intero sistema dei servizi e dei prodotti che necessitano di
interventi dovuti sul piano dei controlli e coraggiosi per quanto riguarda la
rimozione dei tanti ostacoli alla vera concorrenza».
Mauro Cascio
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