Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Cultura

Roma. Alle Origini delle Religioni. Bent Parodi di Belsito: «Solo la pseudocultura mira alla frammentazione dei saperi e delle conoscenze»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Bent Parodi di Belsito, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Sicilia, a margine del convegno nazionale dal tema «L'obbligo di sapere, la vanità di comprendere: Zolla e l'esoterismo. Alle origini delle religioni» organizzato dal Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico ed Accettato per la Giurisdizione Massonica Italiana di Palazzo Giustiniani. Il suo intervento aveva per tema "Le parole e la cosmogonia"... «Io ho scelto un particolare aspetto del pensiero di Elémire Zolla. Tutti lo conosciamo per capolavori come "Che cos'è la Tradizione", "Verità segrete esposte in evidenza", "La filosofia perenne". Opere indimenticabili pubblicate da Mondadori, Adelphi, Marsilio, Einaudi. Eppure per tutta le vita ha espresso profondo interesse per le etimologie. Un interesse che noi troviamo in tutti i suoi saggi. Non sono esercizi senza senso ma mirano a decodificare il valore reale delle cose. La parola non è solo un suono a cui si assegna un significato convenzionale. Le si attribuisce un significato riposto a cui è legata la nascita del mondo. Un mondo che può essere l'universo nella sua totalità, universalità o anche solo una sua parte. Un mondo, persino interiore, che scoperto, per intuire e capire le nostre motivazioni più profonde». Un insegnamento che oggi ha la sua validità, in una società in cui le parole sfuggono via con facilità; soprattutto nei linguaggi delle nuove forme di comunicazione dalla televisione ad Internet... «Zolla era partito dalle teorie dell'indo-europeo originario. La sua vita finì con la consapevolezza che la lingua indo-europea non era mai esistita. Tutte le lingue discendono dal sumero e dall'accadico, cioè dall'antico babilonese. Si lasciò sedurre dalle teorie e dalle scoperte di un grande filologo, Giovanni Semerano, che aveva pubblicato un libro in quattro volumi sulla letteratura indo-europea. C'è quindi un fondamento di realtà nel mito biblico della Torre di Babele e della confusione delle lingue». Si potrebbe vedere un drammatico riferimento alla situazione odierna. Un parallelismo, tra la babele delle lingue e l'incompresione tra i popoli... «Non c'è dubbio. È un problema che riguarda la Cultura e le culture. La vera Cultura, quella con la C maiuscola, è riservata a pochi sapienti, a pochi eletti. Ed ha una caratteristica: libera. E là dove libera, unifica. Mentre la cultura con la c minuscola mira, diremmo la sottocultura o la pseudo cultura, mira alla frammentazione dei saperi e alla loro dispersione. Con tutte le storture che abbiamo sotto gli occhi: la riesplosione dei nazionalismi, se non addirittura dei regionalismi, dei localismi. L'incomprensione odierna è una forma inedita della confusione delle lingue». La Conoscenza, il rispetto, la Tolleranza come strumenti fondamentali della Libertà... «Solo la Cultura ci prepara al dialogo con gli altri Paesi. Capire le loro motivazioni profonde e preparare un terreno comune di identità. È quanto avveniva al tempo delle crociate, pensiamo al rapporto tra i Templari e i Sufi. È possibile capire l'Islam là dove l'Islam capisca le motivazioni profonde della cultura europea».

Andrea Apruzzese

 Riproduci il filmato oppure procedi con il download.

PocketPC visualization by Panservice