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Latina. Strategie d'integrazione lavorativa per i disabili
"Strategie d'integrazione lavorativa per i disabili. Equal nell'anno del
disabile", questo il titolo del convegno, il quinto transnazionale in
Italia, organizzato dalla Step. Il forum, è stato un momento di confronto
sulle esperienze e le metodologie applicate a livello nazionale, alla
presenza delle partnership dei tre paesi dell' Unione Europea, Germania,
Gran Bretagna e Grecia che con l'Italia hanno aderito al progetto Equal.
La
rappresentante della partnership greca ha sottolineato l'importanza di
creare una collaborazione tra enti pubblici e privati, già in atto in Gran
Bretagna e Germania, per offrire ai disabili opportunità concrete anche
nel
mondo del lavoro, per superare i limiti di una mentalità che impedisce
loro
di mettere al servizio della comunità capacità e professionalità ben
definite". Questo intervento si è inserito nell'introduzione che
l'Assessore
Giovanni di Giorgi ha fatto sui "piani di zona", basato sul processo di
integrazione socio-sanitaria. Un piano innovatore dal punto di vista
culturale perché punta sull'integrazione tra due settori fondamentali per
la
crescita della comunità, che affronta in modo coordinato i bisogni e le
esigenze, economiche e sociali, dei cittadini. L'integrazione, mediante
una
rete di servizi partecipativi tra enti locali e Asl, si rivolge, con l'
attuazione di strategie organizzative, ai disabili". Brunello Capriolo,
responsabile Equal per il Lazio, ha insistito sul valore della formazione
effettuata da Step per ottenere un'autonomia socio lavorativa. Lo
sportello
Infoequal è il massimo esempio della validità del lavoro di monitoraggio e
sperimentazione condotto. Ora si deve, sulla base dei risultati ottenuti,
applicare un'azione di sistema". Nel corso del pomeriggio è stato aperto
un
dibattito sul tema dello sviluppo professionale dalle scuole
all'inserimento
aziendale e sui modelli formativi e la cosiddetta "formazione on the job",
guidato dalla dottoressa Antonia Cincioni. "I risultati ottenuti, alla
presenza dei tre partner transnazionali, sono stati confrontati, con l'
elaborazione di tre proposte importanti. La Step, spiega Antonia Cincioni,
come coordinatore del progetto Equal, analizzate le problematiche legate
al
percorso scolastico del disabile, ha proposto di coinvolgere gli studenti
delle scuole superiori nella sperimentazione formativa di Equal; fornire
un
servizio di orientamento agli studenti disabili delle scuole superiori
attraverso lo sportello Infoequal, che sarà fisicamente presente nelle
diverse scuole del territorio; creare un protocollo d'intesa tra i diversi
attori sociali, tra cui Asl, forum del terzo settore e amministrazioni
comunali, per mettere a punto una sinergia capace di favorire
l'inserimento
lavorativo del disabile".
Rita Bittarelli
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