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Roma. Premio Capo Circeo. Domenico Cambareri: «Il prestigioso riconoscimento quest'anno a Valéry Giscard d'Estaing, papà della laicità»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Domenico Cambareri, filosofo ed editorialista della nostra testata. Oggi al Campidoglio, la cerimonia della nuova edizione del Premio Capo Circeo. Fra le sicure partecipazioni, oltre a quella del presidente della cerimonia, il sottosegretario ai Beni culturali, on. Nicola Bono, quella della quasi totalità dei premiati, fra i quali la regista tedesca Margarete von Trotta, il presidente della Finmeccanica - punta di diamante delll'industria tecnologicamente avanzata e strategica nazionale -, il viceministro del Commercio estero, on. Adolfo Urso, il politologo e germanista Gian Enrico Rusconi, il filosofo e germanista Remo Bodei. Il Presidente della Convenzione Europea, on. Valéry Giscard d'Estaing, primo francese a ricevere il premio, sarà presente a Roma nei giorni successivi ed accoglierà la delegazione della Giunta del Premio e dell'Associazione per l'Amicizia Italo-tedesca presso l'Ambasciata di Francia. «Abbiamo l'adesione del capo dello Stato e il Patocinio di Prodi e di Storace. Fra le decine di messaggi giunti da tutta Europa, figura quello del l'ex cancelliere tedesco Helmut Khol, già Premio Capo Circeo ed uno dei Padri fondatori dell'Unione Europea. Insomma il Premio si sta avviando ad essere uno dei più prestigiosi a livello internazionale».

Elisabetta Rizzo