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Latina. Un patto per la Provincia. Michele Meta: «Abbiamo perso in passato per litigiosità
eccessiva. Oggi siamo invece uniti e solidali...»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Michele Meta, capogruppo alla Pisana
dei Democratici di Sinistra. Onorevole, nei giorni scorsi si è svolta
un'assemblea politico-programmatica del suo partito. Cosa è emerso?
«A me sembra che ci sia un tentativo serio, generoso di ripartire dai
contenuti, per far fronte ad un quadro generale fortemente critico.
Secondo gli indicatori abbiamo ragione a preoccuparci dalla situazione
economica in provincia di Latina. Siamo in una fase di recessione,
le imprese chiudono, l'occupazione è precarizzata. Persino i settori
tradizionali che andavano bene, agricoltura e turismo, quest'anno hanno
avuto forti difficoltà. Naturalmente un partito che è all'opposizione
ma che vuole diventare forza di governo riparte dai problemi veri,
sentiti dai cittadini in termini anche di sanità, di servizi, di mobilità.
Il tentativo è quello di mettere a disposizione della politica una serie
di punti programmatici in vista di un'alleanza che sappia arrivare pronta
alle scadenze di primavera per sconfiggere il centrodestra. Aldilà
della propaganda, questo centrodestra ha mostrato tutti i suoi limiti.
Alla prova di Governo sembra che abbia fallito». Il centrodestra in tutta
la provincia, e a Latina soprattutto, è molto forte...
«È radicato, sì. Ma non è imbattibile. Non siamo affatto frustrati. Il centrodestra
lo abbiamo battuto recentemente in Provincia di Roma. Si può battere anche a Latina.
Le nostre proposte sono molto semplice. Innanzitutto fare uscire Latina dal
suo isolamento. In tempi di Finanziarie regionali e nazionali qui non arriva una lira
per gli investimenti. La sanità è allo sfascio. I soldi per le infrastrutture,
la viabilità, le ferrovie li hanno tolti. I Comuni sono strangolati.
Di proposte concrete ce ne sono tante. E nascono da questo malumore diffuso».
Prossimi passi... «Mettere giù un programma e trovare un candidato unico».
A proposito di candidati unici. La vostra frammentazione ha contribuito
alla vostra disfatta alle ultime amministrative, ben quattro candidati sindaco che
rischiavano di essere cinque. Ed anche a livello nazionale, di fronte ad un centrodestra
unito e compatto qualsiasi cosa accada. Questo non vi penalizza a livello di credibilità?
«La sinistra ha capito i suoi errori del passato. Ha capito le "lezioni delle elezioni".
Abbiamo perso in passato per litigiosità eccessiva e per mancanza di solidarietà.
Oggi siamo tornati a vincere perché abbiamo corretto quei difetti. E Latina non vuole
essere la pecora nera della sinistra. A questa provincia va restituita una classe dirigente
normale fatta di persone perbene».
Elisabetta Rizzo
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