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Fondi. Approvati i Patti territoriali. Claudio Fazzone: «Una sinergia tra le istituzioni per far aiutare a crescere il sud della provincia»

Approvati i patti territoriali, area sud Pontina, nel territorio della Città di Fondi, nella Conferenza di Servizi tenuta mercoledì 26 novembre scorso alla presenza del Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Claudio Fazzone. Diciassette i progetti esaminati ed accolti per un totale di investimenti che ammontano ad oltre diciotto milioni di euro. I soggetti proponenti, che hanno per tipologia di struttura ex-novo o ampliamento di quelle già esistenti, porteranno una considerevole ricaduta occupazionale certa in 647 unità lavorative tra occupazione diretta ed indiretta. Un positivo traguardo raggiunto, partito da lontano: nel 1997 il Presidente Fazzone era vice presidente dell'Amministrazione Provinciale di Latina, quando insieme all'allora Assessore Armando Cusani, in considerazione dell'insufficienza degli strumenti urbanistici, riuscirono a trovare nell'ambito delle leggi nazionali e regionali, la possibilità di dare impulso allo sviluppo delle imprese e quindi alla creazione di nuovi posti di lavoro. Alla Conferenza dei Servizi, del 26 novembre scorso tra la Regione Lazio ed il Comune di Fondi, a rappresentare la città pontina c'era l'Assessore all'Urbanistica del Comune Luigi Matteoli, oltre ai dirigenti di settore dei due Enti. Il primo protocollo di intesa comprendente gli accordi tra le parti sociali è stato sottoscritto nel febbraio 1997 ed ha avviato l'istruttoria che si è conclusa il 12-05-1999. Con i decreti del 22-03-2001 n°2448 e n°2449 il Ministero del Tesoro approvava i due Patti Territoriali (Area Nord e Area Sud della Provincia di Latina) secondo le risultanze della valutazione di Europrogetti & Finanza Spa. Nel Maggio del 2001 venne sottoscritto un nuovo protocollo d'intesa con cui i soggetti aderenti ai Patti si impegnarono a realizzare e ad attivare quanto fino a quel momento convenuto. La finalità generale perseguita da entrambi gli strumenti è quella di promuovere un nuovo ciclo di sviluppo dell'economia delle due aree individuate e chiamate Nord e Sud Pontina; per fare ciò sono stati individuati una serie di obiettivi che costituiscono gli assi intorno ai quali è stata costruita una nuova politica di sviluppo, concertata dal basso. I due Patti hanno come primo obiettivo prioritario la crescita del livello occupazionale, privilegiando quelle iniziative che producono delle significative ricadute dirette e indirette sullo sviluppo di nuova occupazione ed assorbimento dei lavoratori inoccupati espulsi dal mercato del lavoro, eventualmente anche in una prospettiva di medio e lungo termine. Piena soddisfazione è stata espressa dal Presidente Claudio Fazzone: «Il nostro impegno come amministratori e rappresentanti dei cittadini che ci hanno eletti, si concretizza soprattutto nel trovare le giuste soluzioni per favorire la cooperazione e la concertazione fra lo Stato, la Regione, gli enti locali, le autonomie funzionali, le parti sociali e gli altri soggetti pubblici e privati interessati, allo scopo di garantire una coordinata partecipazione al perseguimento degli obiettivi contenuti nella programmazione statale e regionale, nonché alle iniziative adottate nell'ambito dell'Unione europea. Quello raggiunto - ha aggiunto Fazzone - è un'ulteriore risultato teso allo sviluppo economico ed occupazionale». «Ottimo il lavoro portato avanti dalla Giunta del Presidente Storace - sottolinea Fazzone - che sta portando a termine tutti gli impegni presi con gli elettori. Vale per tutti il riconoscimento ed il premio di 34 milioni di euro stanziati per il Lazio dalla UE per l'aver dimostrato di sapere utilizzare i fondi comunitari». Commentando l'atto dei Patti Territoriali, il Presidente Fazzone ha ribadito che "per noi la parola data viene sempre mantenuta, ed è la risposta eloquente a chi nel centrosinistra fa sterile demagogia affermando che mai avremmo portato a termine gli impegni assunti. La sinistra era scettica preferendo la politica del disfattismo a quella che noi del centrodestra prediligiamo: quella dei fatti. È una lezione anche di stile che si è voluto lanciare alla sinistra che, ancora continua ad impestare l'opinione pubblica di comunicati per nulla veritieri".

Elisabetta Rizzo


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