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Latina. Servizi Pubblici: meno trasparenza più ricorsi. Dall’annuale relazione Pit Servizi-Cittadinanzattiva, l'Italia vista dai consumatori...
Utenti delusi per scarsa trasparenza e mancanza di adeguata informazione, ma soprattutto
decisi a far valere, in tutte le sedi opportune, le loro ragioni: i ricorsi sono aumentati
del 17% rispetto all'anno precedente, le denunce per truffe subite del +15%. Lo sostiene
Cittadinanzattiva presentando oggi l'annuale rapporto stilato da Pit Servizi, la "centrale
operativa" dell'associazione che raccoglie segnalazioni sui servizi di pubblica utilità.
Il 31% degli utenti, segnala il rapporto, ritiene vi sia inadeguata informazione, mentre
il 27% dichiara di essere entrato in aperta conflittualità con enti o aziende erogatrici
di servizi: prevalgono i ricorsi (47% delle segnalazioni inerenti la conflittualità),
seguiti da denunce di truffe (20%), clausole vessatorie (3.5%) e pubblicità ingannevole (2.6%).
"Maglia nera" per il settore energia, che somma il 38% di segnalazioni e lamentele,
seguito da Pubblica Amministrazione e telecomunicazioni (17% e 14% rispettivamente).
Le poste le meno bersagliate dai reclami (solo il 3%). Ecco l'Italia vista dai consumatori,
settore per settore.
Energia. È il primo settore per numero di segnalazioni (38% sul totale delle segnalazioni
giunte al Pit servizi nel periodo giugno 2002/giugno 2003), con prevalenza di casi riguardanti
disservizi nel servizio idrico (54% sul totale delle segnalazioni inerenti il settore energia)
e nell'erogazione di elettricità (44%). In particolare, i cittadini lamentano bollette
incomprensibili ed eccessivamente costose (28%), improvvisa interruzione del servizio (27%),
inadeguata manutenzione delle strutture (25%) e difficile accessibilità dei numeri verdi (20%).
Pubblica amministrazione (17% del totale). Le principali criticità riguardano: presenza
di barriere architettoniche (28%), difficoltà nell'espletamento di pratiche amministrative
(13%), contrasti con il fisco (11%), servizi locali (10%), multe (8%).
Telecomunicazioni (14% del totale). Disservizi e lamentele principalmente per la telefonia
fissa (64%), seguita da internet (21%) e telefonia mobile (10%). Prevalgono casi di
conflittualità (44%), giustificati dall'attivazione di servizi non richiesti e di
collegamenti web attraverso numeri a tariffazione specifica. Alta anche la voce relativa
alla scarsa qualità dei servizi (36%), dovuta ai ripetuti ritardi che si registrano per
l'attivazione di nuove utenze, per la riparazione di guasti, per il trasloco di linee
telefoniche e per la modalità di gestione del reclamo.
Servizi assicurativi (7% del totale). Prevalgono nettamente (circa 60% delle segnalazioni)
richieste di sostegno nei ricorsi giudiziari avviati per ottenere i rimborsi dei premi
rc auto. A seguite, lamentele per la scarsa comprensione dei contratti (23%) e clausole
vessatorie (9%).
Banche (4% del totale). I motivi delle segnalazioni riguardano scarsa trasparenza (47%) e
controversie (33%), emblema di una profonda crisi del rapporto di fiducia tra consumatori
e banche acuita dai noti episodi di "risparmio tradito" (obbligazioni Cirio, titoli
argentini, piani finanziari My way e 4you). I servizi bancari più colpiti dalle lamentele
sono mutui (27%), investimenti finanziari (26%) e conti correnti (25%).
Trasporti (3.2% del totale). Le segnalazioni hanno ad oggetto principalmente il trasporto
ferroviario (43%), seguito da quello aereo (25%) e locale (15%). Trasporto ferroviario:
mancanza di una puntuale comunicazione all'utenza (25%), ripetuti ritardi (19%), inadeguato
livello di comfort (13%), limitato numero di treni (9%). Trasporto aereo: info sulla carta
dei diritti del passeggero (32%), ritardi (17%), overbooking (13%), costi eccessivi (14%).
Trasporto locale: inadeguato numero di servizi offerti (37%), scarsa igiene (17%), info su
scioperi (13%).
Servizi postali (3% del totale). Circa il 37% delle segnalazioni verte sugli uffici
postali, con riferimento all'inefficace gestione dei reclami e al numero insufficiente
di sportelli aperti. Seguono lagnanze aventi ad oggetto i pacchi postali (16%), per via
della scarsa sicurezza dei servizi, del verificarsi di episodi di manomissione,
smarrimento e ritardata consegna, e il bancoposta (11%).
Mauro Cascio
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