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Venticinque candeline sulla torta del Confidi. E mercoledì, a Latina, un convegno
Confidi, ovvero: venticinque anni di vita e 680 miliardi di affidamenti per investimenti a favore dell’industria pontina.
È questa la cifra complessiva dei crediti concessi alle piccole e medie imprese della provincia di Latina che, unendo le forze, hanno deciso di affrontare il sistema bancario facendosi gruppo. Dentro Confidi. Prima un manipolo di coraggiosi (alla nascita nove, il numero minimo previsto dalla legge) poi, mano a mano crescendo e moltiplicandosi nella consapevolezza che l’unione fa sempre la forza.
Oggi i consorziati sono 290. Il Confidi Latina è inserito nelle previsioni della legge regionale 60/’74; ha un fondo di garanzia di 10 miliardi. E, ultima, ma solo in ordine di tempo: gestisce il fondo antiusura del Ministero del Tesoro (L. 108/96) che è di un miliardo circa.
Nella classifica dei Confidi italiani (che sono circa 100) quello di Latina è tra i primi trenta per numero dei soci ed entità del fondo rischi.
Cifre a parte, i fatti ci dicono che il Consorzio Fidi di Latina si è rivelato un prezioso strumento di cooperazione solidale e mutualistica. Nell’arco di qualcosa di più di due decenni - densi di avvenimenti sotto il profilo imprenditoriale per la provincia pontina - ha accompagnato gli imprenditori delle piccole e medie imprese (industriali o artigianali di produzione o quelle di servizio per l’industria con sede nella provincia) nella battaglia quotidiana per la crescita e per lo sviluppo.
Se ne parla oggi, in occasione di una ricorrenza importante. A fine del 2000, il Consorzio pontino, fondato nel 1974 sotto la presidenza di Angelo Donati, per impulso dell’Associazione Industriali di Latina (ma aperto anche alle imprese non aderenti all’Assindustria) festeggia il compimento dei venticinque anni di attività. Con un bilancio più che soddisfacente, ma anche con la necessità di interrogarsi sul proprio futuro. Oggi che il costo del denaro è basso, oggi che i margini di trattativa del consorzio si sono
notevolmente ristretti, nasce l’esigenza di capire quale sia la direzione più giusta da seguire. È per questo che il Confidi ha promosso un’indagine interna tra i consorziati; sta vestendo il ruolo nuovo, fondamentale di “consigliere” dell’impresa; sta vagliando l’istituzione di nuovi servizi agli associati.
Di tutto questo si parlerà nel corso di un convegno dal titolo “Consorzi Fidi: quale ruolo e quali prospettive”, in programma nella Sala Conferenze del Palazzo della Cultura di Latina, mercoledì 25 ottobre a partire dalle 16,30.
Un appuntamento per ripercorrere le tappe fondamentali della vita del Confidi Latina, ma anche per riflettere sulle prospettive e sul ruolo di oggi. Un incontro che si aprirà con il saluto del presidente dell’Associazione industriali di Latina, Franco Cesarini, cui seguirà la relazione di Osvaldo De Meo, consigliere della Federconfidi (Federazione Nazionale dei Consorzi Fidi, cui aderisce anche il consorzio di Latina).
Poi, la storia: venticinque anni di attività raccontati dall’attuale presidente, Renzo Pennini la cui relazione sarà seguita dalle testimonianze e dai ricordi dei presidenti che lo hanno preceduto.
Presente e futuro del consorzio, nella seconda parte del convegno: prima parlandone con i partner – Camera di Commercio, Istituti di credito convenzionati, Regione Lazio – ; poi, parlando di prospettive, crescita e qualità dei servizi con Luciano Hinna, docente di revisione aziendale e di programmazione e controllo dell’Univesrità di Tor Vergata.
Al convegno interverrà anche l’on Francesco Saponaro, assessore alle politiche delle Attività produttive della Regione Lazio.
Mauro Cascio
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