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Aprilia. Termoinceneritore: tra sì e no si divide la città. I radicali: «Grande opportunità di sviluppo occupazionale». I sindacati: «Non è vero»

Il Ministero delle Attività Produttive ha rinviato la Conferenza dei servizi che si sarebbe dovuta tenere l'11 dicembre prossimo, al 19 gennaio 2004. Nella riunione si discuterà dell'autorizzazione alla società Energia Spa, per la costruzione della centrale turbogas ad Aprilia. L'istanza di rinvio è stata formulata dal Comune al Ministero delle Attività Produttive per le seguenti motivazioni: è stato richiesto alla Regione Lazio e al Ministero dell'Ambiente di riformulare i pareri di "Valutazione di impatto ambientale" sulla base degli ultimi studi redatti dall'Istituto per la Sintesi organica e la fotoreattività del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna che dimostra che le centrali termoelettriche a ciclo combinato sono una rilevante sorgente di inquinamento atmosferico. Inoltre, è tutt'ora in corso la procedura di pubblicazione degli elaborati tecnici unitamente ai piani particolareggiati di costruzione ed alle informazioni sulla natura e lo scopo delle opere connesse all'impianto di produzione di energia elettrica.
In prima linea a favore della Centrale si schierano i Radicali. «Prendiamo atto del fatto che buona parte della cittadinanza è contraria alla centrale. Ma essere in maggioranza non vuol dire avere ragione. La Verità non è democratica né populistica. La centrale è una grossa opportunità economica per la città e questa occasione non può essere persa». Scettiche sulle possibilità occupazionali le forze sindacali. Luigi Ulgiati (Ugl) osserva che la struttura "porterebbe lavoro a pochi e per un tempo limitato: una centrale elettrica ha bisogno di personale specializzato, la nostra provincia non ne ha".
Il sì e il no scendono anche in piazza. L’Associazione ALT e il Comitato di Quartiere “Campo di Carne” stanno coinvolgendo i cittadini. Singole adesioni sono arrivate anche da destra: Giancarlo Mulas, presidente del Circolo di AN "Luigi Turchi"; Andrea Bucci, Associazione "Area" Circolo "Libera Cultura"; Francesco Locicero, maggior rappresentante di AN per il quartiere "La Gogna"; Giovanni Raffa, presidente del Circolo di AN "Giuseppe Tatarella"; Cinzia Basilico, presidente dell’Associazione "Atelier del Ben-Essere"; Fabio Malecchi, dirigente Provinciale di Alleanza Nazionale. Con loro Dino Taibbi, Francesco Faiella, Ilaria Bencivenni, Sergio Corbolino, Mario Berna, Claudio Mosca e Giovanni Raffa. Sul fronte del sì si annuncia un comitato di "controinformazione" costituito da radicali, liberali, imprenditori e dal comitato Pro Grobal.

Mauro Cascio


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