Parvapolis >> Politica
Latina. Vento proibizionista sull'Italia. I Radicali di Sinistra: «Non chiamiamo scelte di coscienza le norme oscurantiste,
medievali e misogine»
«Si rimane veramente colpiti alla disinvoltura con cui, anche nelle file del centro-sinistra,
i vari politici catto-clericali spacciano come legittima scelta "di coscienza" il voto
favorevole a norme oscurantiste e misogine come quelle della legge sulla fecondazione
assistita». Duro intervento dei Radicali di Sinistra sul clima culturale e politico della penisola.
«Non riusciamo proprio a comprendere e avallare un esercizio della "buona coscienza" di
taluni politici, se questo deve significare l'eliminazione dell'agire "secondo coscienza"
dei cittadini, soffocando la libertà di scelta e il diritto all'autorealizzazione,
anche attraverso la costruzione di quella genitorialità che, senza la fecondazione
assistita, sarebbe irrealizzabile per le coppie esposte a problemi di fertilità.
Come Radicali di sinistra, riteniamo che la coscienza non c'entra proprio nulla con quel voto.
È in gioco un principio fondamentale: quella laicità che rende sostanziale la democrazia
e le pari opportunità. Ci auguriamo che la legge sulla fecondazione assistita non diventi
il primo passo di una serie di provvedimenti proibizionisti imposti all'ordine del giorno
dal centro-destra con la complicità dei democristiani dell'Ulivo.
Sono già in discussione nelle aule parlamentari norme come: coprifuoco sulle discoteche,
proibizione della prostituzione in luoghi pubblici, legge ultrarepressiva sulle droghe e
via dicendo. Si vuole in sostanza imporre una clericalizzazione dell'ordinamento italiano
trasformando in legge l'intera agenda politica della gerarchia ecclesiastica verso
un neo-oscurantismo di stampo medievale. Spiace che persone intelligenti dell'area
di centrosinistra al fine di giustificare la grave frattura all'interno dell'Ulivo
dicono che questi sono temi non "politici".
Questo, non solo è evidentemente falso, ma è degradante del ruolo stesso del legislatore.
Viene infatti da chiedersi quale sia il compito primario della politica in un sistema
liberale, se non quello di aggiornare e far progredire il concetto stesso di libertà. Ci
spiace soprattutto constatare che i temi delle libertà, dei diritti civili, della laicità
dello Stato non vengono considerati dall'Ulivo nel suo complesso come elementi chiave
di confronto politico e programmatico per costruire un'opposizione e un'alternativa
reale al governo clericale e autoritario di Berlusconi. Nello stesso "Manifesto per l'Europa"
di Prodi non esiste alcun riferimento, alcun segnale che prenda le distanze da quell'etica
di Stato fondante dell'attuale governo di destra.
Un'alternativa di sinistra, anche riformista, non può che essere costruita a partire dai
diritti, il problema delle legalizzazioni, dell'eutanasia clandestina, delle cellule
staminali embrionali inutilizzate, delle droghe e delle terapie proibite, delle forme di
convivenza e di famiglia non riconosciute.
Una sinistra che non pone al centro del proprio dibattito il diritto di essere liberi e
la qualificazione laica delle istituzioni decide di abdicare alla sua funzione storica,
sociale e sociologica.
Questa sinistra non si farebbe carico - come dovrebbe - della qualità della vita dei cittadini,
dei deboli, dei malati, ma degli embrioni, proseguendo il disegno di sacralizzazione,
e in nome di essi immolare la libertà e la vita.
Mauro Cascio
|