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"Questione morale" a Latina. Leonardo Valle (PPI): «Finestra rinunci ai gettoni di presenza del Consiglio di Amministrazione delle Terme»

Il segretario del Partito Popolare, Leonardo Valle, è tornato di nuovo sulla "questione morale" e lo ha fatto con una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Latina Ajmone Finestra. «Chiedo di verificare immediatamente la posizione di alcuni funzionari dell'ufficio tecnico del Comune, ed in genere verificare la posizione di tutti i tecnici chiamati dall'Amministrazione a ricoprire incarichi professionali di responsabilità; questa mia iniziativa, ad oggi solo politica, deriva dalla scarsa trasparenza che circonda alcune importantissime scelte strategiche fatte dall'Amministrazione, ed in particolare il cospicuo investimento di risorse Comunitarie nell'Intermodale di Latina Scalo e la creazione della Latina Ambiente. Con la presente intendo affermare chiaramente che è a mio avviso inaccettabile mantenere in carica ed in posti chiave funzionari già condannati per reati contro l'Amministrazione ed oggi ancora al centro di indagini delicatissime, da un lato e membri dei Consigli d'Amministrazione delle più importanti e grandi partecipate del Comune, quali l'Intermodale e la Latina Ambiente, dall'altro. Inoltre può essere legittimo dal punto di vista legale ma è moralmente deplorevole che ripetutamente e in diversi casi le stesse persone sono risultate membri dei Consigli d'Amministrazione di cui sopra e funzionari addetti al controllo degli stessi nello stesso momento. Signor Sindaco, come Le ho già comunicato più volte a mezzo stampa ritengo deplorevole che Lei continui a percepire gettoni di presenza dal Consiglio d'Amministrazione delle Terme ( ben mezzo milione a seduta) e la invito a sospendere questa "usanza" in questo e, ove esistessero , in altri casi perchè indecente è tale condotta quando poi si chiedono ai Cittadini sacrifici ingentissimi con le tristemente famose tasse comunali quali la TARSU, l'addizionale IRPEF, le bollette maggiorate dell'acqua , l'ICI e così via». E conclude: « Dimostri senso di responsabilità politica e dello Stato onde evitare che altri organi vengano, da me e da altri esponenti politici, coinvolti nella tutela e salvaguardia di quella trasparenza negli atti pubblici che è alla base di una convivenza democratica e garantista».

Mauro Cascio


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