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Roma. Dove regna la quiete e si respira la Storia. Carla Benocci: «In origine, dentro la Villa, era tracciato una sorta
di percorso verso la felicità»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Carla Benocci, storica dell'arte e autrice del
volume «Villa Il Vascello» (Erasmo Edizioni), la sede romana della Massoneria.
Perché questo libro? «Perché questo posto lo merita.
La Villa, conosciuta anche come "Villa Medici", rappresenta una delle più singolari
ville romane, eccentrica per significato e per tipologia di arredi, ricercata da
visitatori illustri. Sorge in un luogo privilegiato, alle porte del Vaticano, luogo
che diviene scenario di grandi ville barocche. Elpidio Benedetti, abate al servizio
della corona francese, sceglie questo spazio proprio per la sua posizione sul colle
Vaticano e per entrare a pieno titolo in un'area in splendida ascesa. Ad un modesto
progetto iniziale, allegato al Capitolato dei lavori edilizi del 1663, redatto dal
direttore dei lavori, l' "architettrice" Plautilla Bricci, segue un'altra soluzione
ben più innovativa ed originale, che si ipotizza sia dovuta a Gian Lorenzo Bernini,
che nel Settecento viene interpretato come un Vascello. Il casino che ne risulta,
circondato da un giardino prezioso, documenta un ambizioso programma letterario
ed artistico. La villa diviene scenario di importanti episodi eroici, nelle fasi
finali dei combattimenti che vedono il tramonto dell'utopia mazziniana e garibaldina
della Repubblica Romana nel 1849 contro i francesi e la chiesa durante i quali il casino è
difeso strenuamente
da Giacomo Medici e dai suoi soldati, divenendo così così un emblema degli
ideali di libertà e di democrazia. I reparti garibaldini vennero assaliti dai francesi
appostati a Villa Corsini. Goffredo Mameli fu ferito in questa battaglia.
I danni derivati dall'azione bellica furono così gravi che l'edificio dovette essere
in parte demolito. La proprietà passò nel 1877 proprio al Generale Giacomo Medici, che nel
frattempo aderà al Grande Oriente d'Italia, che fece ristrutturare gli edifici minori
e di servizio così come si vedono attualmente. Luigi Medici (è da questo periodo che
la Villa Il Vascello è conosciuta anche come Villa Medici Il Vascello) provvede
al ulteriori restauri, curati da Guido Beretta».
Villa Medici Il Vascello è oggi la prestigiosa sede nazionale del Grande Oriente d'Italia.
È particolare, considerata la valenza spirituale ed iniziatica della Massoneria,
che all'interno della Villa c'era un percorso "alla ricerca della felicità". Di cosa
si trattava? «L'edificio prevedeva un percorso che partiva dal pianterreno per arrivare
in galleria, dove, passando per l'aurora, il mezzodì, la notte si arriva all'affaccio
sulla strada consolare dove c'era una loggia affrescata con le immagini allegoriche
della felicità, a conclusione del percorso. C'erano le stanze per dormire, i servizi,
ma la "felicità" era quello che possiamo definire come l'obiettivo della villa».
Andrea Apruzzese
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