Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Economia

Latina. Economia: l'importanza di crederci ancora. Luigi Ulgiati: «Abbiamo bisogno di una classe dirigente matura, attenta e competente»

Tracciare il bilancio di una provincia che ha subito, nel corso del 2003, chiusure di stabilimenti, numerose mobilità, che vede in crescita il numero dei disoccupati e di chi trova solo lavori temporanei e precari, è molto difficile. A fare il punto della situazione è Luigi Ulgiati, responsabile della UGL di Latina. «Quasi tutto il 2003 si è caratterizzato come anno prevalentemente negativo sul fronte industriale. Tale situazione ha riguardato diffusamente tutti i comparti: dal tessile al metalmeccanico, dall' agroalimentare al chimico il quale ha subito, soprattutto dagli ultimi mesi del 2002, un'escalation negativa. Sembra che i grossi gruppi industriali, presenti sul territorio pontino, si siano messi d'accordo sul procedere, contemporaneamente, all'apertura di nuove mobilità. La oramai dimenticata smobilitazione della Goodyear è solo una delle pagine della crisi del sistema delle multinazionali. L'Alcoa per l'ennesima volta ha aperto una procedura di mobilità, e ancora, la Slim e l'Aviointeriors. La Manuli dopo avrer "guadato" il Garigliano, è stata ceduta e ora si chiama Tyco, ma è un'azienda sempre più in sofferenza e la recente apertura di procedura di cassa integrazione, speriamo non possa trasformarsi in qualche cosa di più grave, la Pettinicchio ha aperto la procedura di mobilità per 97 dipendenti, già nel febbraio 2002 fu firmato un accordo grazie al quale si evitava il licenziamento di circa 30 lavoratori. Caso eclatante quello del MOF che con la creazione di cooperative ha "scaricato" parte dei suoi dipendenti. Come reagire a questi segnali inequivocabili di crisi? Il nostro territorio, da più di 10 anni, non ha i finanziamenti della cassa del mezzogiorno, ma trattandosi di un territorio ad alta crisi e con un alto tasso di disoccupazione è necessario che tutte le forze politiche e sociali facciano fronte comune per cercare di far acquisire a questa provincia dei finanziamenti che invertano la tendenza, rendendola appetibile verso nuovi investimenti in grado di creare nuova occupazione. Proprio per questo, è aperta, sin dal '96, una grande stagione concertativa. Queste le strategie individuate: due patti territoriali, il patto che interessa l'area Nord punta soprattutto sull'agroindustria della piana pontina, per l'area sud, oltre all'agroindustria, bisogna dar spazio al turismo e alla portualità. Non sono state sfruttate le potenzialità di un territorio geograficamente posizionato in modo strategico e baricentrico tra Roma e Napoli. È fondamentale, per lo sviluppo di tali benefici, attuare un corretto assetto viario. La crisi del settore ha favorito la piccola industria e il terziario, aziende nelle quali il numero degli occupati è inferiore alle 15 unità e molte si avvalgono di lavoratori con contratti di collaborazione. Di che cosa ha bisogno la nostra provincia? Di una classe dirigente più matura e in grado di comprendere che servono sinergie tra tutte le istituzioni, bisogna rimboccandosi le maniche, lasciare da parte gli interessi personali e fare in modo che, partendo dalle infrastrutture e dai progetti di rilancio che dovranno coinvolgere tutte le menti migliori, si riesca a riqualificare un territorio che, se ben organizzato, può crescere e dare molte opportunità lavorative».

Elisabetta Rizzo


PocketPC visualization by Panservice