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Latina. Un incontro per rilanciare la filiera del girasole
La Federlazio stipula un accordo interprofessionale nel settore
agroalimentare, per il conferimento di semi di girasole da parte degli
agricoltori pontini.
Con questo accordo i firmatari - la P.a.o.i.l. S.p.a di Cisterna di Latina
nella persona dell'Amministratore Delegato Claudio Meli, assistita dalla
Federlazio nella persona del Presidente Marco Picca; la Coltivatori Diretti
rappresentata dal Presidente Daniela Santori e dal Direttore Enzo Galetto;
la C.I.A. Confederazione Italiana Agricoltori nella persona di Luca Targa e
l'Associazione Imprenditori Agricoli- Confagricoltura con il Presidente
Fabrizio Bellini - si propongono di rilanciare la filiera del girasole,
ingiustamente penalizzata dalla ridotta misura degli aiuti della U.E., per
la capagna agraria 2004- 2005. In applicazione del regolamento CEE 1765/92
viene pattuito un prezzo minimo di acquisto da parte dell'azienda
trasformatrice - fissato a 21,69 euro.
«Ormai da molti anni i campi di girasoli sono scomparsi dalle campagne della
nostra provincia e di tutto il Lazio. Quale allora il significato politico
di questo accordo? In primo luogo il consolidamento di un nuovo metodo di
lavoro, in cui le Associazioni di categoria si fanno promotrici di
iniziative e costruiscono unitariamente lo sviluppo economico. L'
integrazione tra Associazioni che lavorano per ridare vita a questa coltura
e creare una valida alternativa all'economia agricola pontina costituisce
poi una sfida importante. Perché l'esperienza conferma che soltanto quando
si fa sistema si possono ottenere buoni risultati.
Questa azione, fortemente voluta, si inserisce nel costante impegno che
Federlazio ha sempre dedicato all'Agroalimentare, come settore propulsivo
della nostra economia. Il 2003 è stato infatti un anno denso di risultati
importanti. Un anno che ha visto il riconoscimento alla provincia dello
status di Sistema Produttivo Locale, una conquista questa per l'intera
filiera, nonostante si avvertano preoccupanti segnali di crisi e le aziende
di questo settore abbiano subito una battuta d'arresto - a livello
provinciale ma anche nazionale. Ne sono prova le vicende di Cirio e
Parmalat.
Malgrado questa generale debolezza, Federlazio continua a puntare con
fiducia su questo settore e rilancia dunque questa nuova sfida.
L'accordo ha infatti previsto una fase di programmazione che vedrà la
imprese agricole- nei prossimi 60 giorni - impegnate nel raggiungimento del
quantitativo minimo globale di Q. 60.000, distribuiti su 5000 ettari di
terra.
L'invito è finalizzato a rendere partecipe la stampa di un momento
importante. La conclusione di un anno con un accordo - ancora nel settore
dell'agro industria - che ci fa ben sperare per il futuro. Vogliamo allora
augurare un buon inizio d'anno prospettandovi un atto che ha insiti degli
impegni concreti».
Rita Bittarelli
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