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Latina. Storie di comunità con il bollino blu. I Radicali: «C'è una fretta imbarazzante a preparare quest'altra frittata in materia di droghe»
La Legge Finanziaria 2004 (L. 350/2003) è stata pubblicata sul supplemento (n. 196/L) alla Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre; la legge entrerà in vigore il 1° gennaio 2004.
All’art. 3, comma 83, punto 3 (sic) della legge è scritto:
“3. Entro il 30 aprile di ciascun anno il Dipartimento (nazionale antidroga) trasmette al Parlamento una relazione dettagliata sugli interventi effettuati … contenente altresì l’elenco
delle associazioni, comunità terapeutiche e centri di accoglienza, ritenuti validamente idonei alle loro funzioni statutarie da una apposita Commissione istituita …dal Dipartimento,
che collaborano a tal fine con il Dipartimento”.
Dichiarano a questo proposito i radicali:
«Se le parole hanno un senso (la sintassi, come è evidente, non lo ha), avremo così entro il prossimo aprile un elenco - stilato da una Commissione emanazione diretta del
Dipartimento antidroga, quindi del governo - di comunità e associazioni “con il bollino blu”, ritenute dallo stesso governo idonee a curare i tossicodipendenti. Tutto è perfetto,
almeno sulla carta: prima i pieni poteri al superprefetto antidroga Sotgiu, che dà i voti alle comunità, premiando quelle più collaborazioniste; poi la legge Fini, che fornirà
alle comunità amiche migliaia di nuovi clienti con relativi finanziamenti.
La fretta del governo di preparare la frittata è testimoniata da questo piccolo dettaglio: la relazione del Dipartimento deve essere presentata in Parlamento entro il 30
aprile (prima delle elezioni europee e amministrative), non si poteva aspettare di incorporarla a quella che il Ministro del Welfare deve presentare in Parlamento
entro il 30 giugno di ogni anno; e unificare le due relazioni, anticipandole ad aprile, era un’operazione troppo complicata per gli esperti di Fini e Sotgiu,
interessati a ben altri “fini” che la logica e il buon senso legislativi».
Elisabetta Rizzo
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