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Terracina. Il Rosè ottenebra il rosato
Si apprende in questi giorni sulla stampa locale che il portavoce della Margherita, il lenolese Enzo Rosato, ha prodotto una lunga nota di doglianze su quella che è la politica ambientale del Comune di Terracina e del centro destra in particolare.
Un lungo elenco di luoghi comuni, d'analisi trite e ritrite, d'assunti vecchi quanto il cucco che, in buona sostanza, non sono rispondenti ad alcuna verità oggettiva.
Per svolgere il suo compitino di visibilità attraverso gli organi di comunicazione, il buon Rosato ha impiegato la bellezza di trenta giorni di struggente riflessione, di ricerca storica su quello che negli ultimi decenni, su questo versante, non è stato mai fatto, soprattutto dall'ex compagine che è ha retto le sorti della Città per oltre otto anni, la stessa in cui oggi è un esimio ed efficiente (a chiacchiere) rappresentante.
Il Rosato argomenta, come riportano i cronisti nel commento alla sua nota, su tre precise questioni "vergognosamente trascurate".
La prima riguarda le piccole discariche abusive di frigoriferi, lavatrici ed elettrodomestici e d'ogni genere di rifiuti, auspicando una più stretta collaborazione con la Slia per la loro racconta, anche se, afferma sempre il Rosato, sul capitolato d'appalto non è trascritto alcun incarico del genere per la ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti solidi urbani.
L'ottimo e solerte portavoce della Margherita evidentemente ignora che il Comune di Terracina, nell'intento di promuovere una coscienza civica diversa da quella che alcuni cittadini non hanno nel loro DNA, con periodicità effettua campagne d'informazione per la raccolta dei rifiuti ingombranti, ma soprattutto il buon Rosato ignora che con la Slia il Comune ha stipulato ormai da anni un accordo che prevede tale raccolta a costo zero per i cittadini, eseguita attraverso una semplice telefonata al numero Verde 800252627 (provare per credere).
Il secondo capitolo di doglianza è riferito alla triste vicenda dell'impianto di compostaggio, il quale afferma il Rosato, chiuso da tre anni non riesce ad essere attivato.
Incredibile ma vero! Al portavoce lenolese della Margherita nessuno ha spiegato i veri motivi per cui da tre anni tale impianto non riesce ad essere attivato.
Ci proveremo noi, per l'ennesima volta.
Terminati i laboriosi lavori d'adeguamento alla Legge 626, la Regione Lazio, in virtù anche del decreto Ronchi, emanava un'ulteriore legge che imponeva, di fatto, una rivisitazione tecnica dell'impianto di Via Morelle, con un esborso per le casse comunali pari alla spesa già impegnata (circa due miliardi e mezzo del vecchio conio).
Cifra che l'attuale Amministrazione, in considerazione dei risultati che l'impianto avrebbe garantito, non ha avuto intenzione di finanziare, spostando l'interesse su tecnologie e progetti all'avanguardia nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Per quanto concerne il terzo punto sottoposto all'attenzione della stampa dal portavoce della Margherita: la raccolta differenziata e il mega impianto ipertecnologico in grado di provvedere alla separazione dei rifiuti; il Comune di Terracina e la maggioranza di centro destra, attraverso il contributo di un tecnico qualificato, ha aderito al bando pubblicato dalla Regione Lazio di concerto con la Comunità Europea.
Gli atti concreti e non le chiacchiere hanno prodotto una delibera di Giunta, un progetto e tutti gli atti necessari per accedere ai previsti finanziamenti, per realizzare una piattaforma di: "Analisi, classificazione e stoccaggio dei rifiuti, con raccolta differenziata di R.S.U. e rifiuti speciali".
Se il progetto presentato andrà in porto, com'è auspicabile, si aprirà uno scenario nuovo per tale raccolta, conforme a tutte le leggi vigenti.
In caso contrario l'Amministrazione comunale troverà le risorse finanziarie necessarie per tradurre una delibera e un'intenzione progettuale in oggettiva realtà.
Un ultimo passaggio, prima di concludere, il Comune lo riserva al portavoce della Margherita di Terracina, il lenolese Rosato.
Poiché nel suo paesello natale - affermano le cronache - non è stato mai legittimato politicamente ed è in cerca di una nuova verginità in riva al Tirreno, gli possiamo sempre proporre di fare un'esperienza vera nella costituita associazione: "Alice nel paese delle meraviglie".
Nell'ambito di quest'associazione, ne siamo sicuri, potrà sfogliare la sua personale margherita con tutta calma e in buona compagnia.
Rita Bittarelli
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