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Latina. Simec, il miracolo possibile. Vittorio Soldaini: «Perché non istituire una fondazione intitolata a Giacinto Auriti?». Un dibattito

«A mio modesto avviso ritengo opportuno che quanti abbiano potuto seguire gli studi di Giacinto Auriti (anche su ParvapoliS, ndR) possano incontrarsi per valutare l'opportunità di dar vita ad una Fondazione che abbia lo scopo di approfondire e diffondere, culturalmente e politicamente, la verità intorno alla creazione di moneta e delle relative modalità ed implicazioni che ne conseguono». Ci scrive Vittorio Soldaini: «Dopo il 15 agosto 1971, l'abbandono unilaterale, da parte degli USA, degli accordi di Bretton Woods del 1944 (ormai sessant'anni fa) le riserve d'oro non servono. È ampiamente dimostrato che la moneta circola grazie alla pura convenzione: tutti l'accettano perchè tutti ne riconoscono la legalità anche se non ancora consapevoli di essere essi stessi a conferirne il valore proprio in base all'accettazione. Vi sono stati tanti e seri studiosi, Antonio Maria Trucco (Hallesismo), Paolo Lepanto Boldrini (nel 1933 in un suo libro asseriva essere maturo il tempo di una moneta europea senza corrispettiva riserva di oro), Giuseppe Palladino (esecutore del testamento politico di Don Sturzo, Fondatore e Presidente dell' Istituto intolato al Fondatore del Partito Popolare; Paladino scrisse un libro dal titolo "Per una moneta onesta", altri: il Rev. Denis Fahey, sacerdote Passionista Irlandese, Gertrude Koogan già dipendente della Federla Reserve, l'italiano Salvatore Verde (editore della rivista Bankor), hanno dato importanti contributi alla materia. Il Professor Auriti ha dato un definitivo, esaustivo, impianto giuridico, antropologico, sociologico, storico, filosofico, teologico...e si è ora nelle condizioni di dare ogni risposta alle turbolenze fenomenologiche di ogni aspetto che attenga il quadro economico con particolarte riferimento alle ricadute del debito pubblico che peraltro non ha giustificazione alcuna di esistere. Tanto di più e meglio si può dire al riguardo, al momento però chiedo quale possa essere il Vostro orientamento e quello dei vostri lettori circa l'istituzione di una fondazione che non mi dispiacerebbe intitolare al Professor Auriti».

Mauro Cascio


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