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Latina. Nucleare. Vincenzo Zaccheo: «La realtà è diversa dalla propaganda. E spesso si scivola banalmente nel patriottismo di
partito»
«Sono sorpreso, ma non tanto, considerato il momento elettorale che esige strumentalizzazioni
e propaganda a fini partitici, delle dichiarazioni apparse sulla stampa locale del capo
gruppo consiliare dei Ds, Domenico Di Resta, relative alle misure di compensazione per
Comuni e Province che ospitano nel loro territorio impianti nucleari.
Onestà intellettuale avrebbe voluto che si desse atto a chi - come il sottoscritto - è stato
protagonista e proponente di un emendamento alla legge contenente disposizioni urgenti
per la raccolta, smaltimento e stoccaggio in condizioni di massima sicurezza dei rifiuti
radioattivi che per la prima volta - dopo cinquant’anni di presenza nel nostro
territorio di un sito nucleare - vede Latina rivendicare in maniera non più eludibile
il problema del risarcimento per aver ospitato una servitù che ne ha pesantemente
condizionato lo sviluppo, specie turistico, per oltre mezzo secolo.
Un successo politico, quello del sottoscritto, tanto più significativo in quanto condiviso
anche da parlamentari del centrosinistra con i quali si è convenuto che per i relativi
risarcimenti si dovessero coinvolgere organismi tecnici e specializzati nazionali come
l’ANPA (Agenzia Nazionale Protezione Ambiente) attraverso la individuazione di parametri
che dessero poi luogo alla conseguente ripartizione delle risorse in maniera razionale,
proporzionata ed equilibrata.
Il consigliere Di Resta, però, si limita a contestare il merito del risultato che,
sottolineo, è il prodotto di valutazioni tecniche fatte da scienziati (se non c’è stata
equità faremo di nuovo fronte comune per modificarne gli esiti finali), con lo scoperto
intento di annacquare il successo politico dell’iniziativa, che invece rivendico
orgogliosamente e i cui risultati positivi si vedranno a breve, quando diverranno
operative le intese con la SOGIN frutto, appunto, di quel modello risarcitorio fatto
passare con il mio emendamento.
E che è destinato a produrre come risultato concreto di far ripulire dalle scorie il
più rapidamente possibile il sito nucleare di Latina (scongiurato il pericolo di
essere pattumiera d’Italia) e di trovare forme risarcitorie, appunto a copertura del
mancato sviluppo turistico della zona e della sua prolungata occupazione, con il
riutilizzo del Cirene, per il quale è prevista la destinazione a Centro ad alta
tecnologia avanzata sotto l’egida dell’università di Roma "La Sapienza", e notevoli
investimenti di risorse, che fungeranno da volano della nostra economia. Ricadute
benefiche avranno soprattutto le imprese e i lavoratori pontini.
Questi i fatti. Come sempre accade, però, in politica, la realtà è assai diversa dalla
propaganda. E anche questa volta Di Resta è scivolato per eccesso di patriottismo di partito».
Mauro Cascio
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