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Latina. Nucleare. Domenico Di Resta: «Potrebbe anche essere normale che Zaccheo non capisca. Ma almeno non si intestardisca»
«Il Sindaco Zaccheo, invece che rispondere nel merito alle obiezioni poste
sulle misure di compensazione destinate ai territori che ospitano le centrali nucleari,
cerca come al solito di dare rassicurazioni paternalistiche, inventa fatti inesistenti,
cerca improbabili elleanze». Il segretario dei Democratici di Sinistra Domenico Di Resta
infiamma le polemiche.
«Rinviamo al mittente l'accusa di fare "dichiarazioni strumentali e propagandistiche"
ed essendo
abituati a parlare con riferimenti certi, riteniamo utile riaffermare i termini delle
questioni in discussione.
«Il Sindaco sostiene di aver scongiurato con le sue battaglie e il suo emendamento
il pericolo "di veder ospitato sul nostro territorio il deposito nazionale che ci
avrebbe fatto diventare la pattumiera d'Italia". Si tratta di un vero e proprio falso:
in nessun documento e in nessuna sede Latina è stata proposta come sito del
deposito nazionale; anzi nello studio tecnico preliminare che portò alla scelta di
Scanzano Ionico, a fronte di centinaia di indicazioni prese in esame sul piano nazionale,
Latina e Sessa Aurunca venivano assolutamente escluse sulle base di motivazioni tecniche e
geomorfologlche.
Non si capisce quindi quale sia stato il suo ruolo e quali meriti si autoattribuisca».
«Il Sindaco afferma che con i criteri indicati nell'emendamento approvato c'è un
risarcimento per le Provincia e il Comune di latina. Noi abbiamo portato dati di
fonti ufficiali, secondo i quali quasi il totale dell'inventario radiologico è
rappresentato dal combustibile irraggiato: abbiamo infatti circa
200.000.000 Curie per il combustibile e 7.000 Curie per il restante materiele radioattivo.
Quindi sulla base del criterio di ripartizione adottato Latina e Sessa Aurunca insieme
non avranno che lo 0,003% dell'intero contributo e cioè pochi milioni di vecchie lire a
fronte di decine di miliardi annui che avranno altri siti.
A questa obiezione di merito il Sindaco ha da opporre altri dati? Naturalmente
saremmo ben lieti che ce ne fossero, ma il Sindaco sa che le cose stanno assolutemente così.
La cosa migliore sarebbe dunque, come abbiamo proposto come D.S., quella di modificare i
meccanismi di ripartizione adottati integrando la presenze dell'inventario
radiologlco con altri criteri che misurino meglio l'impatto di uno centrale nucleare
sul territorio.
Invitiamo il Sindaco a fare con noi questa battaglia. Può anche capitare nell'attività
parlamentare di non comprendere appieno le implicazioni tecniche di alcune problematiche,
ma quando questo accade la cosa peggiore è negare l'evidenza del fatti e intestardirsi
nel voler difendere scelte sbagliate. A pagare sarebbe la città che si vedrebbe
negare significativi e sostanziosi contributi».
Mauro Cascio
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