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Latina. Fonchim, un fondo di previdenza in forte recupero. Gianni Chiarato (Ugl): «Da un anno è stata cambiata strategia di investimento»
Fonchim, fondo di previdenza complementare chimico-farmaceutico, è in forte
recupero finanziario e questo oltre a tranquillizzare i circa 114.000 associati,
costituisce un ulteriore stimolo per tutti coloro che ancora non vi hanno
aderito. Gianni Chiarato, segretario aggiunto UGL Chimici: «Nel 2002, "annus
horribilis" delle gestioni finanziarie, tutti i Fondi di pensione complementare
hanno chiuso in negativo. Un anno da dimenticare, e che fortunatamente appartiene
ad un lontano passato. Ciò, però, ci permette di asserire e ribadire che
la partecipazione ad un Fondo di Previdenza deve essere valutata soprattutto
a medio-lungo termine, ogni risultato negativo, limitato nel tempo, incide
in misura modesta nella valutazione complessivo della propria partecipazione
al Fondo».
Da circa un anno il Fonchim ha cambiato strategia d'investimenti
e organizzando un multicomparto: ogni associato può scegliere fra
tre linee d'investimento, con maggiore o minore rischio e maggiore o minore
possibilità di rivalutazione del proprio patrimonio. Si può scegliere tra
il comparto Stabilità (70% in obbligazioni a breve/medio termine e 30%
in azioni di primaria importanza);
Moneta (100% in obbligazioni a breve/medio termine);
Crescita (40% in obbligazioni e 60% in azioni dei paesi a maggiore capitalizzazione).
Nel corso di una riunione della Consulta Fonchim, di cui fa parte anche
l'Ugl Chimici nella persona di Gianni Chiarato,
sono stati diffusi ed illustrati i dati relativi all'evoluzione della quota
di multicomparto. Il valore della quota è partito per tutti e tre i comparti
da euro 11,883 al 31.12.2002 ed al 31.10.2003 è pari a 12,578 per Crescita
(+5,85%); 12,508 per Stabilità (+5,26%); 12,165 per Moneta (+2,37%).
Gianni Chiarato afferma che un andamento favorevole rallegra tutti gli associati,
soprattutto quelli che, con un certo scetticismo e disappunto avevano giudicato
l'andamento altalenante degli ultimi due anni, 2001 e 2002, un pericolo
per i loro investimenti. Ancora non si può essere totalmente soddisfatti,
ma i risultati finali, in pratica i risultati che attribuiranno il valore
alla quota nel momento in cui il risparmiatore uscirà dal Fondo, saranno
il valore reale del capitale risparmiato.
Per ora le cose non vanno male, gli associati in ogni caso integrano il
proprio patrimonio con il contributo dell'Azienda con notevoli vantaggi.
La gestione del Fondo nel suo complesso è serena, differenziata, positiva
e soprattutto condivisa da tutte le componenti, industriali e sociali, che
hanno creato al Fondo. D'altra parte alcuni dati confermano il grande interesse
verso il Fonchim. Gli associati sono passati da 65.503 del 1997 agli attuali
113.707 con un incremento del 74% e lo stesso dicasi delle aziende che sono
passate da 965 a 1.744 (+80%). Alla data del 30 settembre 2003 il Fondo
risulta così composto:
- 5.772 lavoratori (5%) fanno parte del comparto Moneta;
- 105.730 lavoratori (93%) fanno parte del comparto Stabilità
- 2.205 lavoratori (2%) fanno parte del comparto Crescita.
Particolarmente interessante è una valutatone intorno ai costi amministrativi.
Il Fonchim, al pari degli altri Fondi chiusi, è un'associazione senza scopo
di lucro, le spese di gestione sono ridotte al minimo ed i costi, che comunque
ci sono, riguardano l'essenziale. Sono ormai tre anni che il costo a carico
d'ogni aderente è di circa 20 euro, una cifra che deve intendersi veramente
contenuta.
Francesca Rizzo
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