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Sabaudia. Corridoio Tirrenico. Il Circolo Larus di Legambiente: «Sì allo sviluppo, ma non con questo progetto devastante e scellerato»

Durante il consiglio comunale del 12/01/04, la Giunta Schintu ha dichiarato il suo assenso alla realizzazione dell'autostrada denominata Corridoio Tirrenico. Il Circolo Larus, Legambiente Volontariato di Sabaudia giudica grave ed irresponsabile tale decisione in considerazione del forte impatto ambientale che tale opera comporterebbe sul territorio del Comune e dell'Agro Pontino. Improvvisate ed avvilenti sono sembrate le motivazioni con le quali la Giunta è arrivata alla sua decisione: il carente stato della viabilità nella provincia di Latina, improbabili paragoni con altre realtà del nostro Paese, la necessità di uno sviluppo economico basato sulle grandi infrastrutture, la presunta impossibilità da parte di un'amministrazione comunale di esprimere parere negativo nei confronti di un'imposizione calata dall'alto (a tale riguardo, del tutto strampalate dovrebbero essere allora, secondo tale Giunta, le ferme opposizioni espresse nei giorni corsi da altre amministrazioni comunali interessate dallo scellerato progetto). Nel respingere le ignobili accuse secondo le quali gli ambientalisti, con le loro scelte, sarebbero i responsabili dei morti sulla Pontina (affermazione che per la sua gravità non merita considerazione) la risposta di Legambiente è netta: "siamo d'accordo sullo sviluppo economico della zona, ma non attraverso progetti simili". Il tracciato in questione infatti, distruggerebbe tantissime zone coltivate di grande valore economico, danneggiando irreparabilmente gli operatori del settore agricolo. Anziché invocare nuove arterie stradali ad alto scorrimento che sarebbero responsabili, queste sì, di un incremento degli incidenti automobilistici, occorrerebbe invece migliorare e rendere più sicure le infrastrutture esistenti, in particolare il tratto della SS 148 da Latina a Terracina; investire su un efficiente trasporto pubblico e ferroviario; ponderare le scelte in funzione della difesa e della valorizzazione del patrimonio paesistico e ambientale del nostro territorio. Questo è possibile con un modello di sviluppo e di progresso che porti ad una consapevolezza ambientale vera, mirando così una fruizione delle bellezze ambientali, paesistiche, culturali di alto profilo. Per tutte queste ragioni il Circolo Larus di Legambiente ribadisce la propria contrarietà a questo assurdo progetto e lancia una proposta: mobilitare associazioni ambientaliste, partiti, movimenti e semplici cittadini per costituire un comitato provinciale contro questa autostrada. Il progetto infatti sembra in via di definitiva approvazione in Regione, perciò è probabile che si renderà necessario muovere più forze possibili contro questa prepotenza».

Mauro Cascio


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