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Latina. Trasporti nel caos. Mauro Visari chiede la testa di Bianchi: «Le corse saltano, non si assume e i soldi si sprecano inutilmente»

«In questi giorni il trasporto pubblico è più che mai nel caos a causa di problemi "tecnico-organizzativi". Il risultato è che ogni giorno spariscono due o tre turni a caso e i viaggiatori restano a piedi senza alcun preavviso». A constatarlo è Mauro Visari, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra. «Da molto tempo il Trasporto pubblico soffre per la carenza di personale, al punto che le poche decine di autisti in servizio devono fare molte ore di straordinario. Purtroppo, il monte ore di lavoro straordinario è stato superato ed il Comune ancora non assume gli autisti a tempo determinato della graduatoria recentemente approvata. Il risultato è che manca personale e di giorno in giorno gli uffici sono costretti a sopprimere qualche corsa... e pensare che proprio ieri i risultati statistici forniti dall' ACI ci davano tra le poche città italiane in ripresa. Ciò che indigna è il motivo che ha portato a questa situazione. Infatti, quando è stata approvata la graduatoria degli autisti a tempo determinato tutti pensavano che sarebbero state assunte circa 15120 persone per un anno di lavoro. Ieri abbiamo appreso invece che Forza Italia intende procedere al doppio delle assunzioni per 6 mesi di lavoro ciascuno. Questa querelle, che vede la maggioranza letteralmente spaccata, sta facendo registrare esiti in qualche caso drammatici. Infatti, stiamo parlando di persone che da anni prestano lavoro precario per conto del Comune e non chiedono altro che di lavorare con un pizzico di continuità e qualche minima sicurezza economica. La maggioranza invece sta scatenando una terribile "guerra tra poveri" che sta di fatto spaccando gli stessi lavoratori. La posta in gioco è davvero misera, si tratta di decidere se far lavorare alcuni o far lavorare molti per poco tempo. Ciò che indigna in tutta questa vicenda è la spregiudicatezza di alcuni settori della maggioranza che non esitano a speculare sul bisogno delle persone. Noi abbiamo indicato, in tutti questi anni, ben altre soluzioni. Innanzi tutto, abbiamo chiesto un serio piano delle assunzioni di tutti questi lavoratori, da sviluppare in 2 o 3 anni contestualmente alla ristrutturazione del servizio di Trasporto cittadino, un piano che coinvolga ed impegni seriamente anche il privato. Invece, si procede per tutele ad personam, in modo confuso e in qualche caso addirittura meschino. Il risultato è che 40 persone sono senza lavoro, alcune corse vengono soppresse ed i 6 bus elettrici costati qualcosa come 30 miliardi delle vecchie lire sono parcheggiati per mancanza di personale. Penso che ci siano tutti gli estremi per chiedere le dimissioni».

Mauro Cascio


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