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Latina. Corridoio Tirrenico. Vincenzo Zaccheo dopo la Conferenza dei Sindaci: «È l'occasione per chiamarci fuori da oltre 40 anni di marginalità»

A conclusione dei lavori della Conferenza dei Sindaci promossa e convocata per recepire proposte di miglioramento del progetto relativo al tracciato del "Corridoio Tirrenico Meridionale" il sindaco di Latina, Vincenzo Zaccheo, si è soffermato ad approfondire le buone ragioni che consigliano di aderire convintamente alla realizzazione "di una delle più grandi opere pubbliche di cui Latina e provincia abbiano mai beneficiato dal dopoguerra ad oggi". «Si tratta di una strada che ha per obiettivo primario il collegamento con l’Europa, è alternativa all’Autostrada del Sole e garantisce continuità e rapidità di flussi nella direttrice Nord-Sud e viceversa. Il raddoppio della Pontina oltre che impraticabile (ma ci siamo battuti e ottenuto finanziamenti per la sua messa in sicurezza) non risolve i nostri problemi. Per questo diciamo un sì politicamente convinto al "Corridoio Tirrenico", fermo restando le cautele e tutte le riserve espresse sul tracciato per la cui stesura definitiva ho chiesto e ottenuto dalla Regione che si attivasse un tavolo di concertazione con l’obiettivo della massima salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura. Non ho fatto e non faccio sconti alla Regione. Contesto il metodo con cui si è fatto calare il progetto, anche se sono consapevole che, trattandosi di Legge Obiettivo, i tempi per consentire la previsione e il finanziamento dell’opera sono i più celeri possibili. Di fronte ad uno scenario di quarantennale, patologica, marginalizzazione della nostra provincia, nonostante le sue enormi potenzialità, poteva lasciare indifferenti classe politica, forze sociali e categorie produttive la clamorosa opportunità della realizzazione di un percorso autostradale che collegasse l’aeroporto di Fiumicino con il Porto di Gaeta, desse strumenti e mezzi efficaci alla competitività delle imprese, liberasse il Mof di Fondi dall’asfissia che ne sta decretando il declino, creasse le migliori condizioni per l’intermodalità, la mobilità, il trasporto su rotaia ora che è prossimo il decollo della Tav e Latina, intesa come città e provincia, potrebbe disporre di una metropolitana leggera di superficie con ipotesi di collegamento urbano ed extra urbano impensabili prima d’ora? Siamo convinti della valenza strategica del progetto che libera il nostro territorio da un cronico isolamento e crea le condizioni, con la messa in rete, per elevarlo a sistema. Dobbiamo lavorare per redigere un piano di sviluppo intersettoriale e il più concertato possibile. Dobbiamo presentarci alla trattativa con univocità d’intenti e un progetto organico puntando su obiettivi a breve e medio termine. È necessario senso di responsabilità e abbandonare le convenienze politiche e partitiche di fronte a scelte come questa. Perché in gioco non ci sono le sorti e il successo dei partiti e delle rispettive coalizioni, ma un futuro migliore da quarant’anni negato- dell’economia e di generazioni dell’intera comunità provinciale. Ho convocato per il 26 gennaio i sindacati, dopo avere sentito la Coldiretti. Il successo della conferenza da me promossa e convocata, la consapevolezza che in tutti i sindaci è emersa la bontà del progetto, fermo restando le modifiche, talune radicali da apportare, mi sembra che sia una buona premessa perché la provincia di Latina segni l’avvio di una svolta nel processo di modernizzazione con l’acquisizione di standard e parametri sempre più europei».

Mauro Cascio


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