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Latina. Giornata della Memoria, un primo bilancio. Gustavo Raffi: «Dobbiamo sentirci tutti impegnati contro ogni razzismo e ogni intolleranza»
Della "immane tragedia'' della Shoah fu vittima il popolo ebraico, "ma le radici culturali
di quella tragedia non sono state ancora del tutto estirpate dal nostro mondo". Lo afferma
il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi,
nel messaggio inviato al rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, in occasione della
Giornata della memoria. Un messaggio nel quale Raffi afferma anche che "la libera
muratoria, forte dei principi e della tradizione universale di fratellanza, tolleranza
e solidarietà partecipa con viva e grande commozione alla Giornata della memoria".
«Dobbiamo impegnarci tutti a conservare e trasmettere la memoria di quella terribile
stagione: per essere capaci di impedire che l'umanità piombi nuovamente nella
barbarie e per consegnare alle generazioni future un mondo migliore di quello in
cui viviamo. È un impegno categorico per tutti noi - afferma Raffi - trovare la
forza per costruire quella nuova umanità che i nostri fratelli, vittime di quella follia,
avrebbero voluto veder realizzata. È un impegno che essi ci chiamano ad assolvere».
Per Raffi "la Giornata della Memoria non deve essere svilita dalla retorica ma deve
essere un momento di riflessione e di forte impegno per tutti contro ogni fenomeno
di nuova intolleranza, discriminazione e razzismo».
Mauro Cascio
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