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Latina. Stagione di Prosa. Gianluca Zanetti: «Era molto piacevole fare la televisione quando andavano in onda programmi intelligenti»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Gianluca Zanetti, in un'altra grande
serata della Stagione di Prosa: lo spettacolo "L'anatra all'arancia"...
«Uno spettacolo cult. Ormai ne sono state fatte versioni su versioni.
Ricordiamo quella storica con Alberto Lionello e Valeria Valeri negli anni
60 o al film di Tognazzi, con la Vitti e la Bouchet». Cosa la hai spinto
ad affrontare questo testo? «Come attore e produttore io ho l'abitudine
di proporre ad anni alterni lavori drammatici e brillanti. Siccome vengo
da Shakespeare mi sembrava opportuno cominciare a sorridere». Moi l'abbiamo
vista recentemente a Latina in un testo di Alberto Bassetti. Lei cosa
pensa della nuova drammaturgia? «Le difficoltà sono tantissime.
Parlo come produttore. La scelta di un autore giovane ed italiano è
sempre una scelta molto difficile perché poi con una distribuzione che ci
osteggia non poco non si trovano affatto spazi». Il rapporto con Natalie
Caldonazzo? «Una ragazza semplicissima. Che ha una grande dote: la modestia».
Lei ha fatto anche tanta tivvù. Cosa ama di più? «Era molto piacevole
fare la televisione quando faceva programmi intelligenti. Oggi la situazione
è insostenibile, c'è solo una corsa all'idiozia».
Claudio Ruggiero
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