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Minturno. La Spiaggia dei Sassolini. Marcello Caliman (Italia Nostra): «Un patrimonio ambientale che rischia di essere distrutto completamente»

«Ci stanno pervenendo numerose segnalazioni da parte di cittadini preoccupati per il futuro di uno degli angoli più caratteristici della costa scaurese: la Spiaggia dei Sassolini, che insiste nell'area di tutela del Parco Regionale della Riviera di Ulisse, già Parco Regionale Suburbano di Gianola e del Monte di Scauri». Spiega Marcello Caliman (Italia Nostra): «Un'area resa immortale da riprese cinematografiche come nei film "Per Grazia ricevuta" e "il Conte di Montecristo" e che ha visto nel tempo Italia Nostra costretta a dover intervenire energicamente denunziando violenze e omissioni. In passato vi sono state recinzioni sugli scogli, il furto dei caratteristici sassolini per utilizzo edile, l'occlusione del passaggio che porta all'area di spiaggia pubblica. Ora ci vediamo costretti a riproporre l'area all'attenzione sia dell'opinione pubblica tramite gli organi di informazione che delle istituzioni competenti in quanto abbiamo riscontrato che le preoccupazioni che ci sono state segnalate tramite il Telefono Verde possono essere fondate se non vengono smentite dai fatti e, soprattutto, da un'accorta prevenzione da parte di coloro che a ciò sono deputati dalla legge. Chiunque si reca sul posto oggi può rilevare due cose: l'apposizione di un cartello che informa di lavori in corso e lo smontaggio di tutta la struttura, che è lignea, dello stabilimento balneare denominato "Mary Rock". L'informativa che si può leggere parla di un'autorizzazione del Comune di Minturno datata marzo 2003 per lavori di ripristino della struttura. Autorizzazione che probabilmente fu concessa per riparare danni causati da una tromba d'aria antecedente alla stessa. Lo stabilimento balneare ha regolarmente funzionato durante tutta la stagione estiva balneare 2003 e, quindi, ora la preoccupazione di molti è che l'utilizzo di un'autorizzazione antecedente al buon funzionamento del Lido possa preludere a situazioni di alterazione dello stato dei luoghi. Gli ambientalisti nel tempo hanno visto troppe volte compromesso il patrimonio ambientale e soprattutto demaniale, quindi di tutti i cittadini. Questa nostra non vuole mortificare l'imprenditoria locale ma chiede di mantenere alto il livello di attenzione su quanto si andrà a realizzare con la sola finalità di non vedere compromesso il patrimonio ambientale e paesistico del nostro territorio, come sancito dall'articolo 9 della Costituzione».

Mauro Cascio


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