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Latina. Discariche. Una delegazione di imprenditori della Federlazio in Regione Lazio per l'annosa questione dello smaltimento delle RSU
Una delegazione di imprenditori della Federlazio, guidata dal Direttore
Generale Giovanni Quintieri, ha incontrato venerdì scorso l'Assessore all'
Ambiente della Regione Lazio, Vincenzo Saraceni, per discutere dell'annoso
problema che affligge tutte quelle imprese che gestiscono il trattamento e
lo smaltimento dei RSU che da anni sono in attesa del pagamento del servizio
da parte di alcuni Comuni della Regione, debito che ammonta oramai ad oltre
40 milioni di euro.
La questione, già da tempo all'attenzione della Regione, era sfociata nella
minaccia, da parte delle imprese aderenti alla Federlazio, di sospendere il
servizio a carico dei Comuni inadempienti, a decorrere dalla data del 2
febbraio 2004.
L'incontro - presieduto dal Presidente della 1° Commissione Consiliare
della Regione, Luigi Celori - a cui hanno partecipato anche i Consiglieri
Antoniozzi, Astorre, Bonadonna, Brocchieri, Bucci, Hermanin, Rampelli e
Sodano, era stato richiesto da Federlazio nella speranza di arrivare
finalmente ad una soluzione della questione.
La Federlazio ha preso atto della disponibilità dimostrata dalla Regione a
trovare una soluzione, anche grazie alle varie proposte presentate dall'
Associazione, ed ha accettato la richiesta di sospendere temporaneamente
qualunque iniziativa in vista di un incontro - già fissato al prossimo 11
febbraio - in cui la Regione ha promesso di trovare delle soluzioni concrete
ai tre punti all'oggetto del giorno:
pagamento del servizio di smaltimento e/o trattamento RSU da parte dei
Comuni utenti;
obbligo per i gestori delle discariche e/o degli impianti di corrispondere
trimestralmente alle casse regionali, per conto dei Comuni inadempienti, il
"Tributo Speciale" di cui alla Legge n°549/95 che ammonta a 0,0154 euro;
adeguamento tariffe che compensino i nuovi oneri a carico dei gestori
delle discariche.
Nel frattempo la Federlazio informerà con una lettera tutti i Comuni
interessati sull'esito dell'incontro di venerdì, rimandando qualsiasi
decisione all'11 febbraio, data del prossimo incontro.
Mauro Cascio
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